Work life balance

Oggi più che mai sono i lavoratori a definire in cosa consista la “work life balance”, ovvero “l’equilibrio”, e non più così tanto le loro aziende.

I cambiamenti e gli avvenimenti che ci sono stati negli ultimi anni, infatti, hanno portato molte persone a riflettere sulla propria vita e rivedere radicalmente il concetto di bilanciamento tra lavoro e sfera privata. La ricerca di un’esistenza più sana è diventata sempre più un’esigenza e sono in molti a mettere questo aspetto in cima alla propria lista di priorità.

Con il termine work life balance si intende questo: la capacità di equilibrare questi due ambiti, entrambi importanti, della nostra vita. Ciò non significa certamente che questi ultimi debbano venir suddivisi equamente, anche perché risulterebbe di difficile attuazione, ad ogni modo è una scelta soggettiva. Ognuno di noi ha infatti le proprie esigenze e una necessità di equilibrio che ritiene corretto per sé stesso, in base all’età e alla propria situazione famigliare. Non esiste quindi un ideale che si adatta a tutti, inoltre, per esempio, la work life balance può cambiare a seconda di un determinato periodo dell’anno.

Una vita equilibrata integra personale e professionale in modo sano, sostenendo un'identità che include sì la carriera, ma non ruota necessariamente esclusivamente attorno ad essa.

Nel 2022, in un sondaggio condotto da “Forbes Health” su 1’120 lavoratori statunitensi, è stato chiesto agli intervistati (lavoratori) quali fossero le loro priorità e l'unica cosa che rivaleggiava con la stabilità finanziaria era l'equilibrio tra lavoro e vita privata, con il 90% che lo definiva "un aspetto importante del proprio lavoro".

Gli elementi chiave che stanno alla base del concetto di work life balance sono pertanto da un lato la soddisfazione derivata dal proprio lavoro e dal raggiungimento degli obiettivi prefissati, e dall’altro il benessere personale-lavorativo. Se scarseggia la gratificazione o la contentezza di svolgere il proprio lavoro è arduo ottenere equilibrio!

Per tutti questi motivi, oggi le aziende stanno sempre più considerando degli approcci personali rivolti a questa conciliazione, promuovendo delle iniziative che permettano di offrire ai propri collaboratori anche una certa qualità di vita, sia all’interno che all’esterno della ditta. Questa attenzione, oltre a rivelarsi positiva in termini di aumento della produttività, innalza al contempo la reputazione e l’attrattività della società stessa, favorendola in fase di assunzione e/o di scelta da parte di un potenziale candidato.

Infine, si può dire che è sicuramente una riflessione e una considerazione che vale la pena fare.

I benefici sono da entrambe le parti e certamente, avere nella propria impresa collaboratori contenti e sereni, contribuisce a creare un ambiente lavorativo altrettanto piacevole. Perché il benessere e l’equilibrio non deve per forza essere esclusivamente fuori dalle mura dell’ufficio.