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Valutare le soft skills in azienda

   
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"Big will no longer beat small, but fast will beat slow”, dichiarò qualche anno fa Rupert Murdoch; ossia:  “non saranno più le aziende grandi a battere quelle piccole, ma quelle veloci a superare quelle lente”. Lo sviluppo economico recente ha dimostrato ampiamente l’attendibilità di questa previsione. 

È forse inutile ricordare quante siano le realtà che sono state spazzate via dall’onda tecnologica, ma sono davvero molte negli ultimi decenni: dai CD alle pellicole fotografiche, dalle enciclopedie ai registratori su nastro magnetico con tutti i supporti connessi, e chissà quanti altri oggetti d’uso comune, sostituiti dai loro omologhi digitali e rapidamente dimenticati. E, con essi, tutte le professioni e le aziende che intorno a questi oggetti ruotavano.

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Ma cosa garantisce a un’azienda la sua “velocità”? Indiscutibilmente: la capacità che essa possiede di adattarsi ai cambiamenti del contesto esterno, e di sfruttare così le opportunità che emergono.

Perché l’azienda possa adattarsi con rapidità a scenari sempre nuovi, è indispensabile che tutti i collaboratori siano in grado di sincronizzare i propri movimenti in modo rapido, efficiente e armonioso, in modo che l’organizzazione possa modificare rapidamente obiettivi, processi, procedure e modalità operative a ogni sollecitazione. Ma questo avviene soltanto se tra tutti i collaboratori sono diffuse in abbondanza quelle che vengono spesso definite “soft skills”, ossia le competenze che riguardano la gestione delle relazioni interpersonali.

Dalla leadership al lavoro di squadra, alla comunicazione, al problem solving alla gestione dello stress: queste competenze del proprio personale influenzano direttamente la capacità di un'azienda di adattarsi e crescere anche in un ambiente in continua evoluzione. La presenza di queste competenze garantisce la trasmissione efficace delle informazioni, e la riduzione delle conseguenze di situazioni relazionali deleterie come i conflitti o le resistenze al cambiamento, con tutti i riflessi negativi che esse proiettano sui processi aziendali. Queste capacità intangibili sono così diventate un fattore cruciale per il successo delle organizzazioni.

Tuttavia, misurare e valutare queste competenze è spesso una sfida complessa per le aziende. Da che parte cominciare, per garantire una gestione sempre più affidabile di questo asset ormai irrinunciabile?

Prima di procedere con la misurazione, è essenziale definire e classificare le soft skills in modo chiaro e conciso. Gli approcci tradizionali per valutare le soft skills spesso si basano su interviste, osservazioni sul campo e valutazioni dei superiori. Tuttavia, questi metodi possono essere soggettivi e poco affidabili. Le valutazioni a 360 gradi debbono comprendere anche feedback provenienti da diversi stakeholder, inclusi superiori, colleghi e collaboratori, ma anche clienti e fornitori. Questo approccio fornisce una panoramica più completa delle competenze di un individuo e può migliorare l'accuratezza della valutazione.

Esistono numerosi questionari e test standardizzati progettati per valutare specifiche soft skills, come la capacità di leadership o la gestione del tempo. Tuttavia, è importante assicurarsi che questi strumenti siano validi e affidabili per l'ambiente aziendale specifico. Le piattaforme di valutazione online offrono un modo efficiente ed efficace per valutare le soft skills attraverso quiz, simulazioni e altri strumenti interattivi. Questi strumenti possono essere personalizzati per adattarsi alle esigenze specifiche dell'azienda.

L’ideale è avvalersi di consulenze di specialisti che propongono questo genere di valutazioni, e implementare programmi di formazione mirati a sviluppare le competenze trasversali.

 

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