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Una terra di opportunità per iniziative futuristiche

   
AITI
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È questo ciò che pensa del Ticino Aldo Grech, fondatore e CEO di voltWALL Sagl: il progetto imprenditoriale che ha vinto l’edizione 2020 del Boldbrain Startup Challenge, battendo altri 9 finalisti.

Il brillante piazzamento ha fruttato, a questa start-up innovativa, un assegno del valore di 40'000 franchi e una borsa di studio di 52'000 franchi, messa a disposizione dall’USI Executive MBA.

 

Nato a Malta ma australiano di adozione, ingegnere elettronico di formazione ma imprenditore per vocazione, l’eclettico ed affascinante Aldo Grech si racconta a ruota libera, condividendo con noi progetti ed aspirazioni.

 

Aldo, innanzi tutto complimenti! Qual è il tuo stato d’animo in questo momento?

Mi sento come se mi trovassi su un trampolino di lancio, pronto per tuffarmi! Il mio sogno finalmente si è avverato, anche se siamo solo all’inizio e la vera avventura incomincia adesso… Però, ed è una bellissima sensazione, sento attorno a me tanta positività e un’energia tutta nuova: il telefono ha iniziato a squillare e adesso sono in tanti a voler lavorare con noi!

 

La vita non finisce mai di sorprenderci e di offrirci delle nuove opportunità! Tu ne sei l’esempio vivente: uno startupper di… 65 anni che sbaraglia la concorrenza e si aggiudica un premio importante…

Hai proprio ragione! Per la legislazione svizzera dovrei essere quasi in pensione e invece, pensa un po’, sono solo all’inizio della più grande avventura professionale della mia vita, e non solo: sono infatti anche padre di un bambino di soli due anni e quattro mesi che si chiama Ettore! Oltre a lui, ho altri due figli: Chris di 41 anni e Caroline di 37, la quale mi ha già reso nonno… Ma non finisce qui. Ventidue anni fa ho anche sconfitto un tumore maligno! Insomma, la vita mi ha messo più volte alla prova ma io, in un modo o nell’altro, sono sempre riuscito a superare gli ostacoli.

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Aldo Grech, fondatore e CEO di voltWALL Sagl

Insomma, sei una sorta di Araba Fenice. Qual è il tuo segreto?

Sono nato con un’energia creativa e una voglia di fare inesauribili. Questo mio modo di essere mi ha spinto non solo a pormi degli obiettivi sempre nuovi e sempre più ambiziosi ma anche a realizzarli: magari in tempi lunghi, ma comunque a realizzarli! Non mi sono mai lasciato condizionare dai giudizi e dai pregiudizi, ho sempre assecondato il mio istinto e inseguito i miei sogni, senza pensare troppo ai rischi che correvo. Sicuramente sono stato un po’ incosciente, ma i fatti mi stanno dando ragione!

 

Facciamo un passo indietro. Quando hai fondato voltWALL?

L’avventura è iniziata 6 anni fa, nel 2014, quando ho lasciato il mio lavoro di “Senior Executive” in una multinazionale, ho prelevato tutto quanto avevo messo da parte in tanti anni di lavoro e ho creato la mia macchina elettrica, convertendo in elettrica una vecchia Citroën DS Pallas del 1974. Nel 2015, quindi l’anno successivo, la Tesla ha annunciato la sua prima batteria ad accumulo e lì ho capito che era quella l’onda giusta da cavalcare. Nel 2015 ho registrato la voltWALL come società di Ricerca & Sviluppo in Australia e, nel novembre del 2018, in Svizzera (a Lugano) come Sagl.

 

Ci puoi illustrare, con parole semplici, la tecnologia che sta alla base dei sistemi di stoccaggio dell’energia sviluppati da voltWALL?

Rispetto ai prodotti dei concorrenti, i nostri sistemi di stoccaggio dell’energia solare sono modulari, ovvero composti da uno o più moduli, a seconda del fabbisogno del cliente: azienda, privato o istituzione che sia. Cosa significa concretamente “modulare”? Che anziché dover installare sistemi da 140 Kg - pesanti, difficili da trasportare e spesso sovradimensionati rispetto al fabbisogno effettivo del cliente - noi abbiamo sviluppato un sistema flessibile, composto da singoli moduli da 10 Kg cadauno. Si tratta in buona sostanza di un sistema che consente di offirre una soluzione tailor made, proporzionata alle reali esigenze “energetiche” del cliente. Se un cliente ha bisogno di poca energia, gli basteranno pochi moduli. Se invece il suo fabbisogno di KWh è elevato, gli verranno forniti ed installati numerosi moduli, che sarannno affiancati e sovrapposti tra loro fino a formare delle vere e proprie pareti (WALL). Che se ne installino pochi o tanti, il vantaggio competitivo del nostro sistema risiede nel fatto che ogni modulo (denominato xBlade) pesa solo 10 Kg, quindi il suo trasporto risulta sempre agevole. Inoltre, se se ne guasta uno è sufficiente sostituire quello, senza dover smontare tutto il sistema.

 

Il funzionamento di xBlade si basa su celle al litio: un metallo che garantisce leggerezza e facilità di manutenzione. Inoltre, grazie al fatto che all’interno delle celle vi è un liquido inerte al posto dell’aria, il rischio che il modulo possa incendiarsi è tendente allo zero!

 

Se ho capito bene, voltWALL punta dunque a diverse tipologie di clienti: dal privato, alla grande industria…

Esatto! A tal proposito, abbiamo sviluppato due differenti prodotti: “Signature” (un kit formato da 14 moduli xBlade, concepito appositamente per un uso domestico e privato) e “Industrial”, un kit composto da ben 210 moduli xBlade che si indirizza alle imprese manifatturiere, all’edilizia pubblica e, più in generale, ad una clientela istituzionale. Grazie ai nostri moduli da soli 10 chilogrammi cadauno, abbiamo de facto eliminato la distinzione tra accumulatori privati e accumulatori industriali. L’unica differenza tra i due sta nel numero dei moduli xBlade impiegati. Se c’è un guasto, il software che sovrintende al funzionamento del sistema ci segnala qual è il modulo da sostituire. Dopodiché, si chiama l’installatore, il quale arriva in loco e cambia solo il modulo guasto, ad un costo nettamente inferiore!

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Aldo Grech e la sua voltWALL Sagl vinconto il 1° premio al Boldbrain Startup Challenge 2020

Aver vinto Boldbrain quali prospettive può aprirvi?

Grazie a Boldbrain, contiamo innanzi tutto di passare dal prototipo (che ho sviluppato e realizzato in Australia) ad una produzione industriale in serie dei nostri moduli, il tutto in un arco temporale di 3-4 mesi. La nostra idea sarebbe quella di aprire una fabbrica in una delle valli del Ticino, in un’area discosta dove di lavoro ce n’è poco. Tengo a precisare che i nostri moduli - prodotti a base di litio, un metallo riciclabile all’95% - sono rinnovabili, quindi eco-sostenibili e a basso impatto ambientale.

 

Più a lungo termine, la nostra intenzione sarebbe quella di creare in Ticino una vera e propria Lithium Valley, attraverso l’avviamento di sinergie con altre aziende - ticinesi e svizzere - attive anch’esse nell’ambito del riciclaggio del litio. Insomma, siamo aperti a qualsiasi tipologia di partnership.

 

Ho scelto il Ticino e il Ticino non mi ha tradito: pertanto, continuerò a puntare su questo territorio, una vera terra di opportunità per imprese futuristiche!

 

 

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