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Una siesta in ufficio

   
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In un articolo precedente abbiamo trattato l’importanza del sonno e come questo può influenzare la produttività in azienda. Naturalmente, ad eccezione delle persone che lavorano a turni o di notte, la maggior parte dei lavoratori dorme durante la notte. Eppure, in alcuni Stati asiatici, così come in Spagna per restare più vicini, è di norma fare una piccola siesta durante la pausa pranzo e sempre più aziende prevedono spazi di riposo e di relax all’interno delle proprie strutture per permettere ai loro dipendenti di riposarsi e recuperare le energie durante la pausa pranzo, per riprendere il lavoro nel pomeriggio, senza doversi spostare fino al domicilio.

Una siesta in ufficio

Con l’home working, poi, è stato più facile poter usufruire di momenti di pausa durante la giornata lavorativa e dunque approfittarne per fare un pisolino: a casa, il dipendente non ha dovuto impiegare lo spostamento fino a casa per la sua pausa pranzo, ma ha potuto semplicemente spostarsi da un locale all’altro e guadagnare più tempo per il riposo.

Secondo la National Sleep Foundation di Washington, la siesta – il cui nome significa sesta ora e che deriva dall’abitudine degli Spagnoli di dormire tra il turno della mattina e il turno pomeridiano – può portare numerosi vantaggi al dipendente e all’azienda.

In primo luogo, dopo un breve sonnellino il dipendente si sente riposato e pronto ad affrontare il resto della giornata lavorativa, con più energia e più risorse.

Inoltre, considerando che un adulto necessita di dormire tra le 7 e le 9 ore e che molti non riescono davvero a raggiungere questo intervallo, con un sonnellino si può recuperare quello che viene definito lo “sleep debt”, ovvero la differenza tra ore di sonno necessarie e ore effettive dormite. Per esempio, continua la National Sleep Foundation, 10 minuti di sonnellino durante il giorno riducono la fatica e la sonnolenza per almeno le due ore successive.

Una siesta in ufficio_2

Fare un sonnellino significa anche migliorare le facoltà cognitive e la memoria ed essere più produttivi.

Questi risultati positivi sono possibili dopo una siesta di 10-30 minuti e non oltre. Infatti, se il sonnellino dura molto (più di un’ora), porta più effetti negativi che positivi, come per esempio l’aumento di infiammazione, ipertensione, infarto, il rischio di bassa pressione, l’aumento di sintomi della depressione, soprattutto con l’avanzare dell’età. In questi casi, è bene contattare un medico prima di prevedere un pisolino nella propria routine quotidiana.

Sembra dunque che il sonnellino possa davvero cambiare la produttività e il benessere dei dipendenti ed è dunque interesse dell’azienda prevedere spazi dedicati al relax e al riposo, che i lavoratori possono sfruttare durante la giornata lavorativa (e durante la pausa pranzo).

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