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Ticino 2032: visione, missione, obiettivi e strategia

   
AITI
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Perché al Ticino serve un piano strategico e perché è fondamentale prendere decisioni importanti e metterle in atto nei prossimi dieci anni?

I cambiamenti in corso a livello economico e sociale – l’impatto delle tecnologie sull’economia e la società, il cambiamento dei modi di lavorare, l'effetto del riscaldamento climatico e i costi della transizione energetica, la necessità di garantire l’approvvigionamento di energia in futuro, l’invecchiamento della popolazione, ecc. – impongono ai governi a livello nazionale e regionale di fare delle scelte di fondo per disegnare il futuro sviluppo economico dei propri territori. E le decisioni vanno prese adesso e nei prossimi e immediati anni, altrimenti sarà troppo tardi. Anche il Ticino è chiamato ad assolvere questo impegno.

Ticino 2032

Durante oltre un anno, l’Associazione industrie ticinesi ha elaborato un Piano strategico per lo sviluppo economico del cantone Ticino, che ha denominato “Ticino 2032” e che è stato approvato in via definitiva dall’assemblea dei soci lo scorso 17 ottobre. Persone d’azienda e specialisti esterni hanno discusso e approfondito temi importanti quali la formazione scolastica e professionale, le nuove forme di lavoro, l’innovazione tecnologica nelle imprese, la responsabilità sociale d’impresa, la diffusione della cultura imprenditoriale, la fiscalità e le condizioni quadro per fare azienda in Ticino. Altri capitoli potranno essere aggiunti negli approfondimenti che AITI svolgerà d’ora in avanti, ad esempio, temi quali la mobilità e la pianificazione del territorio meritano uguale attenzione.

Le condizioni quadro per fare impresa in Ticino sono peggiorate negli anni: siamo fiscalmente poco competitivi, la formazione scolastica e professionale non è del tutto adeguata alle esigenze del mercato del lavoro odierno, la difficile mobilità sul territorio ostacola l’attività economica, ecc.

AITI ritiene che nei prossimi dieci anni bisognerà aprire diversi cantieri e intervenire su più fronti, altrimenti il Ticino perderà definitivamente il treno, anche solo per il fatto che la popolazione invecchia e decine di migliaia di ticinesi nei prossimi 10-15 anni abbandoneranno il mercato del lavoro. Senza nuova manodopera diverse attività economiche potrebbero sparire.

AITI chiede alle istituzioni e alla politica di avere una visione, una missione, degli obiettivi e una strategia in materia di sviluppo economico. Bisogna insomma fare delle scelte, perché tutto non possiamo permetterci di fare; fissare delle priorità e investire fortemente.

Ticino 2032 visione, missione, obiettivi e strategia

Alcuni si lamentano del fatto che bisogna avere aziende a maggior valore aggiunto sul territorio.

A parte il fatto che non è vero che in Ticino non ci sono tante aziende all’avanguardia, per avere sempre più imprese innovative che abbiano margini di guadagno tali da permettere un aumento dei salari, bisogna per forza di cose migliorare le condizioni quadro per fare azienda.

Esiste ancora la possibilità d’invertire la rotta in Ticino, ma occorre un patto di paese: fra economia-Stato-cittadini e fra le forze politiche, allo scopo di remare tutti nella stessa direzione.

Il canton Vaud esempio, in passato ha risanato le finanze in rosso in una decina d’anni, ha creato spazio finanziario per fare una riforma fiscale e una riforma sociale e poi ha investito nello sviluppo economico. Lo stesso stanno facendo altri Cantoni, ad esempio il Vallese, oppure Argovia e altri.

Il Ticino sembra invece marciare sul posto.

Chi è interessato a leggere il Piano strategico di AITI “Ticino 2032” lo trova su www.aiti.ch.

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