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Tecnologi di chimica e di chimica farmaceutica: i moderni alchimisti

   
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Quelli che un tempo erano chiamati “alchimisti” oggi sono i “tecnologi di chimica e di chimica farmaceutica”.

Dall'acido acetilsalicilico alla compressa di aspirina, dai fiori di calendula alla crema idratante: questi tecnologi detengono i segreti della preparazione di prodotti chimici, farmaceutici e cosmetici in quanto ne gestiscono i processi, garantendone il funzionamento mediante le tecnologie più avanzate.

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Ma che cosa fanno esattamente?

I tecnologi di chimica e chimica farmaceutica lavorano prevalentemente nei settori produttivi dell’industria chimica o farmaceutica, impiegando installazioni automatizzate per la produzione sicura di prodotti chimici o per lo sviluppo di processi di fabbricazione.
Partecipano pure all'esecuzione di test su installazioni per la messa a punto di procedimenti di fabbricazione di prodotti di massa. Sono inseriti nella fabbricazione industriale di prodotti chimici (farmaceutici, coloranti o altre sostanze utilizzate per materie plastiche, saponi o detergenti, pitture, profumi, aromi, cosmetici, prodotti agrochimici o altre sostanze speciali per l’industria tessile, della carta e del cuoio).
Essi si occupano della produzione in modo autonomo, giudicano i risultati raggiunti in base alle conoscenze acquisite sui prodotti, sugli impianti e sulle tecniche di produzione.

Insomma, in qualità di tecnologo di chimica e chimica farmaceutica si ha a che fare sia con la chimica sia con la tecnologia. In concreto, partendo dalle materie prime, si realizzano prodotti chimici, farmaceutici e biologici che possono includere medicamenti, cosmetici e integratori alimentari, ma anche concimi, fitofarmaci e plastiche. Nel lavoro il tecnologo configura, imposta e monitora grandi impianti di produzione.

Ancora dubbi? Qui si può fare un’autovalutazione delle attitudini e capire se è una professione che fa per te!

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