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SPIDERS – Quando la sfortuna è un talento

   
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Nel pensiero comune, la sfortuna, ossia la capacità di alcune persone di incappare con grande frequenza in eventi indesiderati, viene considerata in modo negativo. Tuttavia, è forse giunto il momento di aggiornare questo pregiudizio.

Nel film La Capra, del 1981, Maria è la figlia di un industriale, molto ricca, ma maldestra e sfortunatissima. In vacanza in Messico, sfugge a un tentativo di rapimento e se ne perdono le tracce. Il padre tenta invano con ogni mezzo di ritrovarla, finché decide di seguire il consiglio di uno psichiatra: incaricare della missione un suo dipendente, il ragionier Perrin. Quest’ultimo, proprio come sua figlia, ha la caratteristica di attrarre a sé ogni genere di sventura. Alla fine, attraverso surreali e divertenti vicende, Il ragionier Perrin riuscirà effettivamente a ritrovare Maria.

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Nel pensiero comune, la sfortuna, ossia la capacità di alcune persone di incappare con grande frequenza in fatti e circostanze indesiderati e avversi, viene considerata negativamente. Il paradosso del film è quello di proporre invece la sfortuna come una sorta di talento, che può essere messo a frutto nello svolgere con successo compiti particolari.

Dal 1981, anno di uscita del film, il mondo è molto cambiato, e un’impressionante svolta tecnologica ci ha portati a convivere dapprima con l’informatica, e poi con la rete internet, creando un nuovo spazio in cui il paradosso de La Capra sembra trasformarsi in realtà.

Nelle fasi di sviluppo degli applicativi digitali, una delle più importanti attività consiste nell’individuare e prevenire possibili difetti che, in fase operativa, possono causare disfunzioni o falle nella sicurezza di banche dati e interfacce. Questi difetti sono ciò che nel linguaggio degli informatici viene indicato come “bug” che, in italiano, significa molto semplicemente: insetto.

Poter individuare i “bug”, prima che gli applicativi vengano rilasciati per l’utilizzo da parte del pubblico, è un’attività indispensabile per gli sviluppatori, ma si tratta di un compito per nulla ovvio. Normalmente, infatti, i “bug” tendono a rintanarsi all’interno di operazioni che nessuno effettua mai nelle fasi progettuali, e si palesano soltanto quando il sistema si confronta con l’effettivo utilizzo del pubblico, generando perdite finanziarie, oltre a problemi anche gravi, quando coinvolgono per esempio la sicurezza dei dati personali.

SPIDERS – Quando la sfortuna è un talento

Per le aziende produttrici, che si confrontano su mercati estremamente competitivi, è un vantaggio il poter contare su specialisti particolari, che abbiano la capacità di individuare con rapidità le falle, le incompletezze e le incongruenze di un sistema, per incaricarli di “testare” le diverse operazioni e individuarne i malfunzionamenti. Il vero talento di questi sistemisti consiste pertanto nel riuscire, con una frequenza superiore alla media, a incappare in eventi avversi e indesiderati.

Precisamente ciò che solitamente definiamo: essere sfortunati.

Questa categoria di sviluppatori si è di recente persino guadagnata un profilo professionale su misura. Nel mondo dell’informatica, questi specialisti vengono oggi individuati come “spiders”, ossia: ragni.

Se si chiarisce che in inglese quella che noi chiamiamo “rete” si chiama web, che può anche significare: ragnatela, diventa chiaro il senso del motto oggi popolare tra gli informatici: spiders are the only web developers who enjoy finding bugs, ossia: “I ragni sono gli unici sviluppatori di reti che amano trovare insetti”.

Conoscete qualche persona particolarmente sfortunata? Avvisatela che finalmente è arrivato il suo momento, e qualcuno potrebbe già essere in cerca del suo talento!

 

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