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Senza i ricchi ci sarebbero più poveri

   
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La fiscalità ticinese è presto spiegata. 200'000 contribuenti persone fisiche, di cui 50'000 persone non pagano imposte. Dei restanti 150'000 contribuenti, gli individui con un reddito imponibile di almeno 100'000 franchi l’anno pagano oltre il 60 % delle imposte. Si tratta di sole 18'000 persone.

E ancora. I redditi bassi e medio-bassi pagano imposte per il 60 % della media svizzera. Una famiglia ticinese poco abbiente che abitasse nel canton Berna, a Zurigo o in altri Cantoni, pagherebbe dunque più imposte e riceverebbe oltretutto minori aiuti sociali. A ciò dobbiamo aggiungere il fatto che il cantone Ticino ha di gran lunga le deduzioni fiscali più generose di tutta la Svizzera, soprattutto per chi ha figli e questi ultimi sono agli studi.

Senza i ricchi ci sarebbero più poveri

Situazione rovesciata invece per quanto concerne i redditi medio-alti e alti. Numericamente si tratta infatti di un numero contenuto di contribuenti, che tuttavia paga la maggior parte delle imposte, tanto più che la fiscalità ticinese è progressiva, cioè più guadagni più paghi imposte.

In questo ambito si pone un primo interrogativo: il Ticino è nelle ultime posizioni della competitività fiscale intercantonale; in altre parole, abbiamo pochi contribuenti benestanti e ricchi e facciamo pagare loro molte imposte rispetto a quanto succede negli altri Cantoni. Questa situazione non è una novità per il Ticino, ma dato che praticamente tutti gli altri Cantoni svizzeri stanno procedendo a delle riforme fiscali per adeguarsi alle regole fiscali internazionali, il nostro Cantone rischia di finire stabilmente all’ultimo posto. Anche per questa ragione, nella legislatura 2023-2027, il Consiglio di Stato prevede di riformare la legge tributaria cantonale, riducendo l’aliquota massima che grava sui redditi più alti. Così facendo il Ticino potrebbe evitare l’esodo di buoni contribuenti verso Cantoni meno voraci fiscalmente.

La situazione non è migliore se si analizza la competitività fiscale del Ticino applicata alle persone giuridiche, dunque aziende e società: siamo 24esimi su 26 Cantoni. Dal 1° gennaio 2025 la riforma fiscale in vigore prevede di ridurre l’aliquota sugli utili delle aziende e società dall’attuale 8% al 5,5%. In questo modo, il Ticino perlomeno si collocherebbe nella media svizzera, abbandonando gli ultimi posti. Tutto ciò è già previsto ma vi sono partiti politici che non sono d’accordo e che proveranno a impedire questo cambiamento. Se avranno successo, il Ticino resterà un Cantone fiscalmente poco interessante.

Senza i ricchi ci sarebbero più poveri (2)

Chi non vuole migliorare la competitività fiscale del cantone Ticino afferma che tanto i contribuenti ricchi non se ne vanno. Non è proprio così poiché in realtà tanti buoni contribuenti hanno abbandonato il Ticino per luoghi fiscali più accoglienti. Inoltre, c’è un altro ostacolo: chi ha un buon capitale di previdenza del secondo pilastro, al momento di andare in pensione preferisce andare a domiciliarsi nei Grigioni, a Svitto oppure nel canton Uri, dove il solo spostamento permette di risparmiare decine o centinaia di migliaia di franchi di imposte.

Perché dobbiamo continuare a perdere così stupidamente contribuenti e risorse fiscali che potremmo invece trattenere con una fiscalità un po’ più accogliente, facendo comunque pagare il giusto ai benestanti e ai ricchi?

Insomma, molte persone magari criticano, se non addirittura disprezzano, i ricchi e i benestanti, ma se questi ultimi non ci fossero avremmo semplicemente più persone povere, in Ticino come altrove.

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