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Capitani di industria: Questionario di Proust a Beatrice Fasana, Direttrice della Sandro Vanini SA di Rivera

   
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Nata il 16 aprile del 1969, sotto il segno zodiacale dell’ariete, Beatrice Fasana ha studiato Ingegneria alimentare al Politecnico Federale di Zurigo.

Divorziata, è mamma della diciottenne Valentina.

Amante dei viaggi e della musica - adora suonare il pianoforte e assistere a concerti e opere liriche - appena può si concede momenti di convivialità con amiche e amici.

Dall’agosto del 2012, Beatrice dirige la Sandro Vanini SA di Rivera: azienda alimentare, fondata nel 1960, che vanta una vasta gamma di prodotti, realizzati ancora oggi con le ricette originali utilizzate da Nonno Vittorio Vanini nel lontano 1871. Tra questi, figurano i mitici Marrons Glacés, le mostarde purée dolci e piccanti, la mostarda di frutta e l’amarenata.

Il 60% di quanto prodotto dall’azienda è destinato all’esportazione.

Questionario di Proust a Beatrice Fasana

Beatrice Fasana, Direttrice della Sandro Vanini SA, presenta il reparto produttivo al Consigliere Federale Guy Parmelin lo scorso 16 marzo.

Beatrice, come si definirebbe usando solo tre aggettivi? Una determinata, giusta e pragmatica facilitatrice.
Qual è la sua migliore virtù? Energia e dinamismo.

E il peggior difetto? Impazienza.
La qualità che apprezza maggiormente in un uomo? Simpatia e intelligenza allo stesso modo.

E in una donna?
Simpatia e intelligenza allo stesso modo.

Il suo sogno di felicità?
Viaggiare e godere della vita con famigliari e amici.

Cosa non tollera?
Falsità e menzogna.

Cosa, invece, la inorgoglisce?
Aver raggiunto gli obiettivi di vita e di lavoro che mi ero prefissata.

Se fosse un colore, che colore sarebbe?
Rosso.

Questionario di Proust a Beatrice Fasana_2
Beatrice durante un momento di relax al mare.

E se fosse un animale?
Gatto.

Fiore preferito?
Peonia.

Piatto preferito?
Pasta trafilata al bronzo….con ogni salsa e in ogni modo!

La città che ama di più?
New York.

Scrittori e poeti prediletti?
Luigi Pirandello e Michela Murgia.

Il brano musicale che le fa battere il cuore?
“Vivere”… ma in generale tutto il repertorio di Vasco Rossi (always and ever).

Il pittore che la emoziona di più?
Nasser Ovissi (contemporaneo) e Michele Greco (contemporaneo).

Qual è il personaggio storico o contemporaneo che ammira di più?
Winston Churcill.

E quello che invece detesta?
Ogni tipo di dittatore o di ideologia totalitaria e sovranista.

Il dono di natura che vorrebbe possedere?
La comunicazione.

Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Le bugie bianche.

C’è una passione alla quale non saprebbe rinunciare?
La musica.

Qual è il suo stato d’animo attuale?
Inquietudine (ma è quella che in fondo mi fa andare avanti…).

Come vorrebbe morire?
In maniera rapida e indolore.

Il suo motto?
“Carpe Diem quam minimum credula postero” (Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani’): Orazio, le Odi.

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