Martino Piccioli è nato il 13 ottobre del 1984 sotto il segno della bilancia.
Il suo percorso di studi lo ha visto conseguire dapprima un Bachelor in Gestion d’Entreprise e, successivamente, un Master in International Management presso l’Università di Friborgo.
Sposato con Dania, è padre di due bambini: Julian di 7 anni e Lucio di 3.
I suoi hobby sono la musica e le escursioni in montagna con la famiglia e gli amici.
In passato - fino a quando ha potuto - ha pure praticato sport di squadra come il calcio e la pallavolo.
A livello professionale, Martino è Presidente del CdA della Plastifil SA di Mendrisio: azienda familiare che esiste da 89 anni e che ha visto avvicendarsi alla sua conduzione ben quattro generazioni.
Negli anni ’30, essa fabbricava articoli in filo di ferro per la casa. In seguito, ha cominciato a plastificare il filo di ferro in modo da non far arrugginire prodotti come gli espositori per i punti vendita e i cestelli per le lavastoviglie (da qui il nome “Plasti” “fil”).
Oggi l’azienda - che conta ben 180 collaboratori - progetta e produce soluzioni ad hoc, in acciaio inox, per applicazioni di precisione e prodotti d’alta gamma come cestelli per il lavaggio e la sterilizzazione di strumenti chirurgici e protesi; vassoi per lo sgrassaggio di componenti e processi di automazione industriale; cestelli e grigliati per apparecchi da cucina.
La quasi totalità dei processi viene gestita internamente. Negli anni, in Plastifil, sono quindi stati sviluppati molti centri di competenza, tra i quali figurano lo stampaggio a caldo, la termolaccatura (diversi polimeri, inclusi FDA approved) e i processi di galvanica ed elettrolucidatura.
I clienti dell’azienda di Mendrisio, per lo più produttori svizzeri ed europei, sono attivi in diversi settori: dal medtech alla micromeccanica; dall’orologeria all’automotive, passando per il food e il design. I loro prodotti vengono esportati in tutto il mondo.
Martino Piccioli, Presidente di Plastifil SA: azienda familiare fondata nel 1934.
Per Plastifil, come per tutte le altre organizzazioni, le sfide non mancano. Dopo due anni di pandemia e a causa della guerra in Ucraina, l’azienda è infatti confrontata con diverse criticità: dalla scarsità di materiali e di componenti (con il conseguente aumento dei prezzi), all’esplosione dei costi dell’energia; da una forte inflazione, all’ulteriore rafforzamento del franco svizzero sull’euro. A tutto ciò, si aggiungono delle condizioni quadro regionali che, negli ultimi anni, si sono modificate in modo sensibile.
Nonostante le difficoltà, Plastifil sta lavorando ad alcuni importanti progetti, con investimenti in tecnologia e in processi che la impegneranno anche nei prossimi anni. L’obiettivo? Consolidare ed accrescere il suo ruolo di azienda leader in Europa nelle proprie nicchie di mercato.
Martino, come si definirebbe usando solo tre aggettivi?
Umile, solare, perseverante.
Qual è la sua migliore virtù?
Saper osservare le cose da più punti di vista.
E il peggior difetto?
Ogni tanto sono troppo pignolo.
La qualità che apprezza maggiormente in un uomo?
L’intelligenza (mentale ed emotiva).
E in una donna?
L’intelligenza (mentale ed emotiva).
Il suo sogno di felicità?
Provare piacere in quello faccio ed essere circondato da persone che si vogliono bene.
Cosa non tollera?
La mancanza di rispetto verso il prossimo.
Il CdA di Plastifil SA in occasione dell’85° Anniversario dell’azienda.
Cosa, invece, la inorgoglisce?
Ogni traguardo raggiunto, professionalmente e in famiglia.
Se fosse un colore, che colore sarebbe?
Arancione, quello caldo del tramonto.
E se fosse un animale?
L’elefante: procede lentamente ma avanza sempre, ispira tranquillità ma è forte e protegge la famiglia all’interno del branco.
Fiore preferito?
L’orchidea.
Piatto preferito?
Le lasagne.
La città che ama di più?
Ticino a parte, mi piace molto Zurigo: offre tanto pur restando a misura d’uomo.
Scrittori e poeti prediletti?
Dan Brown e le biografie di grandi personaggi storici.
Il brano musicale che le fa battere il cuore?
La ballata scritta per mia moglie: ‘Shining Like a Rainbow’ (The Guinnass)
Il pittore che la emoziona di più?
Mi piacciono i dipinti astratti, in cui trionfano i colori. Faccio un nome di casa nostra: Giada Bianchi.
Qual è il personaggio storico o contemporaneo che ammira di più?
Non ha una pagina in Wikipedia ma mio nonno, Mario Snozzi, è stato sicuramente un esempio di signorilità: come uomo prima ancora che come imprenditore.
E quello che invece detesta?
Quei personaggi che hanno prevaricato la libertà altrui con la violenza (in ogni sua forma).
Martino al lavoro nel suo ufficio
Il dono di natura che vorrebbe possedere?
La lungimiranza.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Quelle fatte in buona fede, senza danneggiare gli altri.
C’è una passione alla quale non saprebbe rinunciare?
La musica e i pranzi con la famiglia e gli amici.
Qual è il suo stato d’animo attuale?
Mi sento fortunato.
Come vorrebbe morire?
Nel sonno, dopo aver visto crescere i miei figli.
Il suo motto?
I dettagli fanno la differenza.