Giorgia Pati è nata a Lecce, in Puglia, il 10 ottobre del 1994 sotto il segno della bilancia.
Molto legata alla sua famiglia - composta da papà Fabio, da mamma Stefania, dalla sorella Enrica e dall’inseparabile e dolcissimo cagnolino “Baghi” - Giorgia, che non è ancora sposata, in passato è stata una ballerina di danza classica. Oggi vorrebbe avere più tempo da dedicare alle sue passioni: la scrittura e, a livello sportivo, lo sci e le amate passeggiate in montagna.
Dopo aver conseguito un Bachelor in Scienze della Comunicazione presso l’USI di Lugano, nel maggio del 2020 Giorgia ha co-fondato Match Strategies Sagl: società di consulenza aziendale della quale è, appunto, Co-Founder e Managing Partner. In realtà, la sua attività lavorativa è iniziata molto prima, mentre era ancora studente. Molte delle sue competenze, infatti, la volitiva Giorgia le ha acquisite proprio facendo esperienza sul campo.
Match Strategies, che Giorgia ama definire una piccola boutique dell’innovazione, offre alle aziende consulenza e servizi orientati - appunto - all’innovazione.
Attualmente, la sfida più importante di “Match” è rappresentata dall’esigenza di dover accelerare su tutte le sfere della propria attività, disponendo ancora di poco personale da dedicare ai diversi progetti aperti.
Giorgia Pati, Managing partner di Match Strategies, ad un evento.
Giorgia, come si definirebbe usando solo tre aggettivi?
Temeraria, resiliente, gentile.
Qual è la sua migliore virtù?
La giustizia: cerco sempre un equilibrio nelle situazioni e con le altre persone.
E il suo peggior difetto?
Mi è stato spesso suggerito di essere meno autocritica: tendo infatti a diventare un po’ paranoica… .
La qualità che apprezza maggiormente in un uomo?
Mi affascina la galanteria: sembra di poco conto, ma ormai è una qualità difficile da trovare.
E in una donna?
Lo spirito intraprendente.
Il suo sogno di felicità?
Amore in famiglia, soddisfazione negli affari.
Cosa non tollera?
La mancanza di gentilezza, il comunicare in modo “scontroso”… A volte non vedo la necessità di arrabbiarsi!
Cosa, invece, la inorgoglisce?
Riuscire ad aiutare altre persone nel raggiungimento dei propri obiettivi.
Se fosse un colore, che colore sarebbe?
Il giallo, da sempre il mio colore preferito!
E se fosse un animale?
Mi piacerebbe essere un cane, un animale amorevole e intelligente.
Fiore preferito?
L’orchidea.
Piatto preferito?
Niente mi soddisfa di più di un cono gelato al caffè.
La città che ama di più?
Berlino, una città di grande imponenza e fascino, dove ho lasciato dolci ricordi.
Scrittori e poeti prediletti?
Sarò sincera.. non amo la poesia! Sono invece appassionata di una scrittrice anonima. Leggo i suoi testi online e mi lasciano sempre senza fiato.
Il brano musicale che le fa battere il cuore?
“L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano: l’ascoltavano spesso i miei genitori in casa, mentre giocavo.
Giorgia e la sua famiglia, in occasione del 60° compleanno di papà Fabio.
Il pittore che la emoziona di più?
Un grande classico: Vincent van Gogh.
Qual è il personaggio storico o contemporaneo che ammira di più?
Potrei citare grandi personaggi ma, ad essere onesta, tendo ad ammirare di più persone vicine a me.
E quello che invece detesta?
Non saprei rispondere, non detesto nessuno.
Il dono di natura che vorrebbe possedere?
Vorrei essere in grado di volare, nonostante abbia paura dell’altezza!
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Gli errori commessi in momenti di estrema difficoltà e disperazione.
C’è una passione alla quale non saprebbe rinunciare?
La scrittura, ma vorrei avere più tempo a disposizione per coltivarla.
Qual è il suo stato d’animo attuale?
Serena, ma ancora poco appagata rispetto agli obiettivi che vorrei raggiungere.
Come vorrebbe morire?
Di morte naturale, spero non tra le braccia di qualcuno che amo. Non vorrei che altre persone soffrissero a causa mia… .
Il suo motto?
Non mollare mai!