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Quattro zampe in ufficio

   
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I nostri amici a quattro zampe sembrano aiutarci nell’ambito lavorativo e per questo alcune aziende abbracciano l’idea dell’ufficio pet friendly.

L’opportunità di portare con sé il proprio animale domestico costituisce anche un risparmio per il dipendente, che non dovrà chiedere a qualcuno di occuparsi del suo animale (per esempio un dogsitter), né si sentirà in colpa ad “abbandonare” il suo amico per l’intera giornata.

Quattro zampe in ufficio

Per grandi aziende come Google, Apple, Amazon e Nestlé il posto di lavoro pet friendly è già da diverso tempo una realtà, poiché riconoscono che la presenza di animali in ufficio favorisce il benessere psico-fisico dei lavoratori, riducendo lo stress e aumentando la produttività e la serenità dei dipendenti.

Da una ricerca dello scorso anno, “Dogs at the Workplace: A Multiple Case Study”, è emerso infatti che il burnout e, in generale, il livello di stress, vengono diminuiti e/o perfino annullati grazie ai benefici dell’influenza rilassante dell’animale. Inoltre, i dipendenti che portano il proprio amico a quattro zampe in ufficio valutano positivamente l’azienda, ponendo in essa una grande stima e, dunque, fidelizzandosi ad essa.

Anche dal punto di vista del team work e delle dinamiche di gruppo, l’ufficio pet friendly può contribuire. In particolare, è emerso che i cani possono avere un impatto positivo sulle relazioni umane e incoraggiare le interazioni sociali. In generale, i dipendenti sembrano essere più felici e rilassati in presenza di un cane (nella ricerca si prende in considerazione solo il cane, ma il beneficio può essere esteso anche agli altri animali da compagnia) e, per questo motivo, sono più propensi a dialogare e comunicare con efficacia.

L’azienda stessa dunque ne giova.

Un ambito lavorativo pet friendly contribuisce inoltre a proiettare sull’impresa un’immagine di sé positiva, di rilassamento e di informalità, rendendola competitiva ed attrattiva sul mercato del lavoro.

Quattro zampe in ufficio_2

Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi, l’azienda che accoglie i quadrupedi può anche portare a dei rischi, tra i quali principalmente rientrano l’allergia al pelo di animale e la fobia. Secondo l’Allergy Asthma Immunol Researc, il 10-20% della popolazione mondiale è infatti allergica al pelo di cane, con sintomi da lievi a gravi. Ne consegue che, in presenza di un soggetto allergico, così come di uno fobico, l’azienda dovrebbe vietare l’accesso agli animali negli spazi di lavoro.

Un altro rischio da considerare è costituito dalla paura dei morsi e degli infortuni causati alle persone, nonché di litigi e discrepanze che possono scaturire fra gli stessi animali. Infine, gli animali possono distrarre i dipendenti, poiché occupano molto tempo i loro padroni.

Finora, in Svizzera la pratica dell’ufficio pet friendly non sembra aver preso piede e per poter portare con sé il proprio fedele amico, è necessario ottenere l’autorizzazione del datore di lavoro, assicurarsi del benessere del cane e garantire che esso non disturbi i colleghi. Ci vogliono dunque regole di condotta definite dal datore e un po’ di buon senso da parte del dipendente per far sì che il quattro zampe sia un plus per lo spazio di lavoro e per i collaboratori.

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