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Quante imposte è giusto pagare?

   
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Le aliquote d’imposta della legge tributaria cantonale sono le medesime del 1976. 45 anni e non è cambiato nulla o quasi in ambito fiscale. Si tratta di una legge progressiva, dunque più guadagni più paghi, anzi oltre un certo livello di reddito paghi proporzionalmente molto di più. Con questa legge parte della ricchezza prodotta viene ridistribuita e insieme a un sistema di deduzioni fiscali che è il più generoso della Svizzera, le fasce di reddito più deboli vengono sostenute, tanto è vero che il 26 per cento della popolazione ticinese, oltre 50'000 persone, non paga un franco d’imposta.

Quante imposte è giusto pagare

Toccare la legge tributaria cantonale soprattutto in Ticino significa sollevare un vespaio di polemiche e un dibattito razionale risulta molto difficile. Le persone che non ritengono opportuno, ad esempio, far beneficiare le persone benestanti di una riduzione fiscale affermano che i ricchi se ne stanno in Ticino per altri motivi che non quelli fiscali. Le persone invece che ritengono necessario ammodernare la legge tributaria cantonale affermano che i benestanti sono le persone più mobili e dunque è necessario fare il possibile sia per trattenere sul territorio i più ricchi sia per incentivare nuove persone a venire a risiedere da noi. In mezzo c’è il grande serbatoio del cosiddetto ceto medio, il polmone verde dello Stato, che in genere non beneficia di sussidi per fare fronte agli alti costi della Svizzera e che non è così benestante da potersi permettere più di qualche piccolo sfizio.

Indipendentemente da che posizione si voglia tenere, è innegabile che una legge risalente al 1976 debba essere ammodernata. Con la legge tributaria non si fa solo ridistribuzione della ricchezza prodotta ma anche sviluppo economico. Un altro dato di fatto: in Svizzera vige la competitività fiscale fra i Cantoni, ribadita fra l’altro una decina d’anni fa dal popolo svizzero in votazione popolare. Una fiscalità moderata permette che lo Stato non diventi fiscalmente vorace e faccia si che ad un certo punto guadagnare non sia più così interessante, per il cittadino singolo come per la società intera. Gli eccessi di concorrenzialità fiscale del passato sono oggi molto meno gettonati, ma è salutare che ogni Cantone, come sancisce la legge federale, possa farsi concorrenza entro certi limiti sul piano fiscale.

Quante imposte è giusto pagare_2

Chi non vuole sentire parlare di sgravi fiscali ai benestanti parte dal punto di vista che essi saranno sempre presenti sul nostro territorio indipendentemente dalle condizioni offerte dallo stesso. Non è proprio così. Negli ultimi dieci anni il cantone Ticino ha perso diverse centinaia di buoni contribuenti, emigrati verso lidi più accoglienti, che sono in parte stati sostituiti da nuovi contribuenti, tuttavia un po’ meno benestanti o ricchi.

Bisogna comprendere che la mobilità professionale e personale oggi non è più quella del 1976 e le persone davvero scelgono con cura dove andare a vivere. Razionalmente ha un senso ridurre un poco l’aliquota massima dell’imposta cantonale, soprattutto per attirare in Ticino nuovi contribuenti e per evitare che parte degli attuali contribuenti continui ad andarsene. Politicamente e socialmente parlando invece la questione è un po’ diversa. Sgravare fiscalmente i ricchi è poco popolare, pertanto non resta altro da fare che far beneficiare anche il ceto medio di qualche riduzione fiscale, mirata ma comunque significativa per le proprie tasche.

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