Quando usiamo Instagram, in basso e leggermente sulla destra, troviamo l’icona di una borsa della spesa. Cliccandoci, ci troviamo di fronte a diversi oggetti che possiamo acquistare, spesso provenienti dai brand che seguiamo o che, secondo l’algoritmo, possono piacerci. Questa modalità di vendita online si chiama social commerce e dà la possibilità agli utenti di acquistare prodotti e servizi direttamente tramite i social media che utilizzano e, contemporaneamente, di condividere l’esperienza con gli altri users.
Sappiamo con certezza che i siti di commerce online come Zalando, Asos e Yoox, ma anche gli stessi e-commerce dei marchi (H&M, Zara, IKEA, eccetera), sono in continua crescita. Sempre più spesso le persone, complice anche la pandemia, desiderano fare i loro acquisti online, per non doversi recare nel punto vendita, perché non è disponibile la taglia nel negozio fisico, perché il mobile comandato è troppo pesante per essere trasportato fino a casa, eccetera. Le motivazioni sono molteplici e tutte trovano nell’e-commerce la soluzione ideale.
Con i social network e il loro nuovo modo di pensare al commercio online, le carte in tavola sono cambiate. Pensiamo ad un esempio banale: un ragazzo di 20 anni, che pratica lo snowboard, segue la pagina Instagram di un noto marchio sportivo. Se il ragazzo cliccasse sull’icona della borsa della spesa, potrebbe vedere alcuni prodotti ideali per praticare snowboard, con il prezzo finale, e decidere di acquistarli cliccando “visualizza sul sito web”. A questo punto l’acquirente sarebbe riportato sul sito web del brand e potrebbe acquistare il suo prodotto, senza bisogno di cercarlo tra gli altri capi d’abbigliamento e accessori dedicati allo snowboard.
Naturalmente ci sono diversi vantaggi dal social commerce. In primo luogo, vendere tramite un social media significa raggiungere un target più mirato. Anche l’utente si sente coinvolto maggiormente e riesce a districarsi meglio nella rete degli acquisti: pensiamo al ragazzo dell’esempio che identifica esattamente il prodotto che desidera o che gli è utile per il suo sport, senza bisogno di ricercarlo nuovamente sul sito del marchio e senza neanche collegarsi lui direttamente al sito. L’utente viene messo al centro dell’operazione di vendita e la sua soddisfazione è importantissima, perché può portare a feedback positivi online sulla pagina del venditore. L’esperienza d’acquisto diventa dunque personalizzata e creata ad hoc per l’utente.
Inoltre, un altro aspetto molto importante è la viralità: se il tag del prodotto in vendita viene posizionato direttamente sulla fotografia della persona che lo indossa, e se magari questo è addirittura un influencer, è facile credere che molte persone lo vedranno e riposteranno la foto e il prodotto, creando una vera e propria catena. Tuttavia, non sarebbe una viralità inutile, ma andrebbe a raggiungere gli utenti che potrebbero costituire il target del brand.
Finora social network come Facebook e social media come Instagram non permettono ancora la transazione diretta. Per effettuare il pagamento, sia da Instagram, sia dal Marketplace di Facebook, l’interessato deve seguire le indicazioni per il sito web e-commerce e procedere alla transazione. Può darsi, però, che in futuro i social media e i social network diventino vere e proprie piattaforme e-commerce, senza più bisogno di finire l’acquisto altrove.