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Prospettive VUCA

   
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Il contesto odierno è cambiato radicalmente negli ultimi anni. L’acronimo VUCA, “Volatile – Incerto – Complesso – Ambiguo”, viene utilizzato per indicare tutto ciò che una persona o un’organizzazione deve fare per far fronte a uno (o più) contesti complessi.

La frequenza con la quale ci troviamo a dover gestire queste situazioni è in costante aumento a causa della diffusione delle nuove tecnologie e della crescente globalizzazione dei mercati. Gli approcci tradizionali di strategia aziendale, basati su una pianificazione sul medio-lungo periodo, non sono sempre in grado di addattarsi ai contesti VUCA.

Approfondiamo questa tipologia di contesto:

  • La volatilità: il primo fattore si manifesta con cambiamenti estremamente rapidi e improvvisi del contesto di riferimento, in cui lo stato di un sistema complesso si modifica molto rapidamente. In questo modo, il cambiamento diventa un elemento costante del sistema.
    Cosa possono fare le aziende per poter reagire in tempo al cambiamento? Anziché resistere il cambiamento, bisognerebbe trasformare la propria strategia in modo che il cambiamento sia visto come un evento normale. Si può ottenere questo risultato soltanto abilitando e preparando le persone ad adattarsi al cambiamento e agevolandole rendendo l’organizzazione più agile, più snella e più efficace.
  • L’incertezza: si deve prendere atto che in contesti così complessi non sempre si è in grado di riconoscere esattamente tutte le dinamiche e tutti gli agenti in campo. I fattori in gioco sono talmente tanti che spesso è difficile rintracciare delle relazioni lineari fra di loro. Ciò significa che non possiamo prevedere in anticipo e con ragionevole sicurezza gli esiti di un processo emergente. Siamo sempre stati abituati a progettare un’unica strategia dopo aver analizzato e definito con precisione il contesto di riferimento e da questo poi avere derivato il più probabile scenario futuro. Tuttavia, oggigiorno è necessario immaginare e pensare a molteplici visioni divergenti: in questo modo è possibile essere pronti per operare in concomitanza con l’evolvere dei contesti e delle situazioni.
  • La complessità: il report del World Economic Forum sostiene che il nostro mondo è un sistema interconnesso, schiacciato dal peso della sua stessa complessità. La caratteristica fondamentale di un sistema complesso è la presenza di numerose parti componenti connesse fra di loro in una relazione d’interdipendenza. Ci è da sempre stato insegnato che escludere, o almeno ridurre, le complessità è l’unico modo per poter governare stabilmente un’organizzazione.
    In un contesto in cui non è possibile azzerare le complessita, ci troviamo costretti a rivedere il concetto di leadership: nei contesti odierni il leader deve essere in grado di creare le condizioni ottimali, affinché le persone possano crescere e raggiungere i risultati attesi.
  • L’ambiguità: significa prendere in considerazione la possibilità che un fenomeno abbia più di un’interpretazione. Questo ovviamente genera confusione e aumenta esponenzialmente la possibilità di compiere degli errori di valutazione. La principale caratteristica dei sistemi complessi è che la relazione lineare di causa-effetto non vale più: non avendo più modelli razionali per spiegare i fenomeni che si vogliono osservare, veniamo proiettati in una situazione di ambiguità. Il modo migliore per poter capire gli effetti dell’ambiguità è comprendere con attenzione il contesto nel quale ciascun evento avviene.

Come comportarsi di fronte a un contesto VUCA?

La risposta sta nell’innovazione: un punto su cui è ancora possibile esplorare e di cui tutti parlano, ma in cui solamente pochi si sono avventurati davvero. Non si tratta di “rinnovazione”, bensì lasciarsi alle spalle vecchie idee e approcci che non sono più attuali.
Le aziende che si basano su un modello di business tradizionale e che ricercano, o inventano, nuovi modelli innovati da affiancare hanno la carta vincente per superare i contesti VUCA. Le risorse devono sviluppare nuovi approcci, nuove abilità e prendere dimestichezza con nuovi strumenti.

Le persone e le interazioni valgono più che i processi e gli strumenti. Alla fine possiamo affermare che in un mondo così “volatile” come il nostro, l’intelligenza delle persone è l’unica e vera tecnologia di successo.

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