Prima i nostri! E quando non ce ne saranno più, i nostri saranno degli altri?

Il concetto di “nostri” non è mai stato in realtà precisato univocamente.

Da alcuni forse viene interpretato in modo restrittivo, riferendosi a quel gruppo di persone che da generazioni vive su questo territorio, preferibilmente portatore di un cognome tipico della zona.

Da altri è inteso piuttosto per designare coloro che hanno domicilio sul territorio cantonale, o al massimo nel Grigioni italiano. Altri ancora usano questo termine per indicare le persone che la pensano come loro, senza particolari preferenze per i nomi ed il luogo di domicilio.

Sono inoltre in aumento quelli che invece considerano “nostri” le persone che hanno specifiche caratteristiche somatiche, culturali, religiose o idiomatiche.

Infine, vi è forse anche qualcuno convinto che si possono definire “nostri” unicamente le persone che corrispondono contemporaneamente alle precedenti quattro categorie.

Quella della precedenza ai “nostri” è un’idea che non è stata certo inventata nel cantone Ticino, è infatti comune a tutte le zone del mondo che vivono nella convinzione di essere migliori di altre e di avere dunque paura di essere depredate o saccheggiate.

Cosa potrebbe invece succedere se ci accorgessimo di aver bisogno degli altri oppure se constatassimo che di “nostri” non ce ne sono più abbastanza? Per esempio, per far funzionare i nostri ospedali, i nostri esercizi pubblici e le imprese più innovative a cui servono cervelli e creatività?

Potremmo limitarci a dire che riferirsi a un gruppo specifico di persone come "i nostri" può essere problematico poiché crea una divisione tra le persone basata su differenze di nazionalità, etnia, religione o altri fattori identitari. Potremmo anche evocare il rischio di uno scenario fatto di stereotipi, pregiudizi e conflitti. Oppure essere preoccupati per la coesione sociale e la capacità delle persone di lavorare insieme per affrontare le sfide comuni.

Ci limitiamo ad attirare l’attenzione sui numeri: i “nostri” scarseggiano già oggi, mancheranno domani e li cercheremo disperatamente domani l’altro.

Questo succederà senz’altro, per ragioni legate all’evoluzione demografica e indipendentemente del significato che vogliamo dare all’espressione “Prima i Nostri”. Per pararci pertanto alle conseguenze di una tendenza che già oggi si manifesta per esempio nel mercato del lavoro, occorre occuparsi di buona lena di creare una vera inclusione di chi dei “nostri” ancora non è.