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Nella tormenta i pirati hanno il vento in poppa

   
AITI
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Claudio (nome di fantasia) ha dovuto imparare da giovane a cavarsela. Un brutto fallimento e ti ritrovi, nemmeno trentenne, con attestati carenza beni sulla testa per diverse centinaia di migliaia di franchi. Brutta scottatura che l’ha segnato profondamente. Fu una fortuna allora aver incontrato Giulio (nome di fantasia), un bravo e giovane avvocato.

Lui ne è convinto, non fu colpa sua il fallimento, ma di tutta una serie di sfortunate circostanze. Fatto sta che da allora ne ha imparate di cose. Ne ha vissute tante insieme all’oramai amico Giulio. Tutte le tecniche, gli atteggiamenti e le astuzie che gli sono state di vitale importanza tanti anni fa per riuscire a tirare avanti, ora sono diventati dei veri e propri strumenti di lavoro. La corazza indossata allora per sopravvivere è ora una scintillante armatura che lo rende piuttosto sicuro di se, a tratti esuberante. A giusta ragione si considera esperto in diversi campi del diritto, un piccolo avvocato. Ne ride divertito di questo quando esce con Gliulio per una serata fra amici. “Ti ricordi Giulio che faccia aveva Ernesto davanti al giudice dell’ufficio di Conciliazione. Lo abbiamo davvero schiantato con quell’istanza di protrazione della locazione, per mesi lo abbiamo tenuto sulla corda, senza pagargli l’affitto.” – scherzano davanti ad una birra.

AITI Reagire

Poi arriva questo maledetto Coronavirus, come un flagello che abbatte tutto sulla sua strada. In men che non si dica tutto cambia. Il Governo decreta lo stato di necessità e, bam! Claudio è fermo come tutti gli altri, in casa, mantiene le distanze. Che sofferenza per lui, abituato a stare fra la gente. Anche le sue attività professionali ne soffriranno, la preoccupazione si fa largo.

Claudio ha paura. Per i suoi cari e per lui stesso. È cosciente di essere un po’ ipocondriaco. Per il lavoro una strada la troverà, come è sempre successo. Troverà il modo di cavarsela.

Decide comunque di sentire Giulio per avere qualche consiglio. Giulio gli risponde subito: “guarda Claudio, sto ancora cercando di capire bene la situazione solo ieri il Consiglio Federale ha annunciato le misure a sostegno dell’economia. Per il momento comincia a bloccare tutti i pagamenti in uscita e a presentare richiesta per il lavoro ridotto, ti mando il link per il preavviso on-line”. “Ma io non ho nessun dipendente”, ribatte Claudio. “Tu presenta la richiesta, sono stati estesi i beneficiari e possono ora essere indennizzati anche i titolari e la cerchia dei famigliari, i tuoi figli fanno qualcosa per l’azienda no?”, continua Giulio. “Poi adesso sto vedendo, sai per quella gabola che hai aperto in pretura, sono stati sospesi gli atti esecutivi per un periodo transitorio, ora trasmetto la mia replica al Pretore ma con questa storia tiriamo tranquillamente fino a giugno. Ahh, dimenticavo, tu hai anche l’altra società ancora attiva vero? Ci sarebbe l’opportunità di ottenere un credito immediato, garantito dalla Confederazione, devo ancora esaminare l’ordinanza ma le condizioni sembrano molto interessanti, ci lavoro e ti dico. Ciao e a presto.”

Claudio chiude la chiamata e tira un lungo sospiro. Giulio è proprio un grande, riesce sempre a togliermi d’impiccio. Chissà che anche questa volta non ne possa uscire bene? Della reputazione è un pezzo che non si preoccupa più. Poi basta cambiare giro, gente nuova da conoscere con le quali fare cose interessanti.

AITI- Contro domino

In fondo il gioco è semplice. Nel domino resti in piedi solo se, al momento in cui ricevi la spinta, dai a tua volta una spinta contraria molto più forte davanti a te, non importa chi hai davanti: un partner in affari, una finanziatore, un amico o addirittura lo Stato.

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