Il centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale prevede che nel prossimo futuro gli ambienti di lavoro saranno caratterizzati da maggiore autonomia, meno attività di routine, maggiore uso delle TIC (tecnologie per l’informazione e la comunicazione), minore sforzo fisico e maggiori compiti sociali e intellettuali. Il fabbisogno di competenze del mercato del lavoro cambierà, costringendo i lavoratori a offrire nuove competenze per far fronte all'evoluzione delle esigenze. L’invecchiamento della forza lavoro, la sovra qualificazione e la polarizzazione del lavoro al vertice e al fondo della scala delle competenze saranno alcune delle sfide principali del prossimo decennio che richiedono – secondo la Cedefop - un’azione immediata.
In Svizzera crescerà il numero di giovani in età lavorativa
In diversi paesi, tra cui Germania, Stati del Baltico, Bulgaria e Croazia è previsto un calo dell’occupazione. Uno dei motivi è la diminuzione del numero di persone in età lavorativa dovuto all'invecchiamento della popolazione o all'emigrazione all'estero. Resta da vedere se l’aumento dei tassi di partecipazione al mercato del lavoro e il saldo migratorio saranno sufficienti per invertire la tendenza al ribasso dei tassi di occupazione. Si prevede poi che la popolazione europea in età lavorativa aumenterà del 3,7 % entro il 2030. L’aumento complessivo nasconde tuttavia alcune variazioni, con aumenti più consistenti in alcuni paesi (Lussemburgo, Irlanda, Norvegia, Svizzera e Islanda) e cifre in calo in altri (Bulgaria, Lettonia e Lituania). Una percentuale più elevata della popolazione in età lavorativa avrà più di 55 anni. Questi lavoratori anziani tendono ad avere tassi di partecipazione al mercato del lavoro relativamente bassi, anche se più elevati oggi rispetto al passato. Per questo motivo la forza lavoro europea aumenterà solo dell’1 % fino al 2030, mentre il tasso di partecipazione complessivo dovrebbe diminuire.
Cambierà il modo di lavorare?
In sostanza vi potrebbe essere una riduzione generale dei compiti fisici a favore di un aumento di quelli intellettuali e sociali. Questi ultimi richiederanno capacità di comunicazione, imprenditorialità e altre competenze chiave in settori quali la vendita e i servizi assistenziali. Le TIC saranno sempre più in primo piano, in quanto il ritmo dell’innovazione nell'applicazione delle tecnologie – un cambiamento tecnologico in grado di aumentare la produttività – accelererà ulteriormente nei prossimi decenni. Questi cambiamenti sono più evidenti negli Stati membri che hanno aderito all'Unione europea dopo il 2004, forse a causa della necessità di recuperare terreno rispetto agli altri e della convergenza verso l’alto nella struttura occupazionale in Europa.