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Mangiare bene non è mai stato così facile: basta un “clic”!

   
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Diana Fontana, la visionaria Founder & CEO di Wondermeal Sagl, ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita della sua dinamica start-up, specializzata nella preparazione e nella consegna di pasti freschi e salutari a domicilio.

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Diana Fontana, Founder & CEO di Wondermeal Sagl

Nata nel 2019, Wondermeal – Food Delivery - realtà imprenditoriale domiciliata a Davesco - si occupa della preparazione e della consegna di pasti pronti, bilanciati e saporiti alle persone che desiderano mangiare in modo sano ma che non dispongono del tempo necessario per cucinare piatti freschi e provvisti degli adeguati valori nutrizionali.

Una soluzione, questa, che piace sempre di più poiché riesce a coniugare il bisogno di alimentarsi in modo gustoso, variato ed equilibrato - le materie prime impiegate, infatti, sono tutte di primissima qualità - con l’esigenza di avere più tempo libero a disposizione, liberandosi dall’incombenza di dover pianificare i pasti, fare la spesa, cucinare e pulire la cucina. Un’idea, questa, che piace sempre di più e che sta conquistando tanto i privati quanto le aziende.

96 Foto 3-1Trofie al pesto firmate Wondemeal 

Diana, come descriveresti il tuo progetto?
Wondermeal vuole aiutare le persone a nutrirsi in modo sano e a ritagliarsi, al contempo, più tempo libero possibile. Per me, guadagnare in salute e avere del tempo libero a disposizione, sono due pilastri che rivestono la stessa importanza e che mi hanno guidato nella realizzazione del mio progetto imprenditoriale. Un progetto che doveva innanzi tutto rispecchiare e soddisfare le mie necessità personali. Adesso che il progetto è diventato realtà, oltre a poter decidere - in totale autonomia - cosa è meglio per me e per la mia start-up, posso rispondere positivamente sia alle mie esigenze, sia a quelle di tante altre persone e questo è un qualcosa che mi dà una grande soddisfazione.
  
A che grado di maturazione è arrivata la tua start-up e come si svilupperà, nel medio e lungo periodo, la sua attività?
Wondermeal è una realtà
in costante metamorfosi, che si sta via via consolidando. Adesso, finalmente, posso dirlo: il processo funziona ed ho costruito una squadra che lavora davvero bene! Non è sempre stato così, però. I primi anni ho dovuto combattere duramente per riuscire a trovare un modello di business che mi permettesse anche solo di sopravvivere: alla fine l’ho trovato, internalizzando la cucina e costruendo un Team serio, responsabile ed affiatato. Fra poco lanceremo sul mercato il servizio Smart Fridge: si tratta di un frigo intelligente per aziende di medie e grandi dimensioni che non dispongono della mensa.

La prossima fase sarà caratterizzata dalla digitalizzazione di tutti i processi. La maggior parte di questi, infatti, è ancora manuale e il rischio che qualcosa vada storto è davvero alto. Inoltre, vorrei aumentare la nostra capacità di produzione. Nel lungo periodo spero di poter aprire un franchising o, comunque, di diventare abbastanza grande da poter fare una exit che mi dia soddisfazione.

96 Foto 2-1 Il cuoco prepara un delizioso risotto alla barbabietola

Quali eventi, o circostanze, si sono rivelati determinanti per lo sviluppo e il prosieguo dell’attività di Wondermeal, sia in negativo che in positivo?
Di solito, i cambiamenti all’interno di un’azienda prendono il via da qualcosa che non funziona o che può essere migliorato: così è successo anche a me! All’inizio avevo delegato l’attività di preparazione dei piatti ad una cucina esterna ma ben presto ho capito che, agendo in questo modo, non avrei mai potuto controllarne la qualità. Ho quindi deciso di rilevare un laboratorio di cucina e di creare un Team dedicato: ora dispongo dell’assetto ideale per poter sviluppare la mia attività. Sono molto contenta che i miei collaboratori riescano a conciliare la loro vita famigliare con quella professionale: per me, vivere bene è fondamentale. Nel frattempo, credo di essere cresciuta anch’io come leader, traendone beneficio sia a livello personale che a vantaggio di tutta la mia squadra.

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Diana, arrivata in vetta, si appresta a gustare una bowl 

Per quale motivo hai deciso di fondare la tua start-up proprio in Ticino?
Vivo in Ticino ormai da 15 anni: qui sono cresciuta e qui è nata mia figlia. Per me è il Cantone migliore sia da un punto di vista climatico, sia come terra d’elezione per le start-up.
Negli ultimi anni si sta sviluppando quasi come se fosse esso stesso una sorta di Tecnopolo: sto infatti vedendo sorgere sul nostro territorio tante iniziative innovative e lungimiranti. Insomma, lo avete capito: non potrei vivere in un altro posto…

In questo momento, di cosa necessita la tua Wondermeal per compiere un ulteriore step verso il consolidamento?
Stiamo vivendo una fase importante, caratterizzata da tanti progetti in corso. Per mandare avanti il tutto in modo ottimale, necessitiamo di un Team forte e unito, dei fondi necessari ad automatizzare l’attività e - non da ultimo - un po’ di fortuna! La fortuna non deve mai mancare.

 

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