Il nostro Paese si contraddistingue per l’alta competitività, la capacità di innovare e un basso tasso di disoccupazione.
Questo successo si deve anche all’eccellenza del nostro sistema formativo e in particolare alla formazione duale. Gli apprendisti di oggi, infatti, saranno i professionisti di domani, con una solida formazione teorica e pratica e in grado di adeguarsi ai costanti cambiamenti del mondo del lavoro.
Al termine dell’apprendistato è possibile intraprendere diverse strade: si può rimanere nel mondo del lavoro, in cui esiste una domanda effettiva e sono presenti sbocchi lavorativi concreti, ma si può anche intraprendere la strada per conseguire un’ampia gamma di qualifiche superiori che preparano all’esercizio di funzioni specialistiche e dirigenziali del mondo economico, con interessanti possibilità di carriera e di guadagno.
L’apprendistato con maturità professionale permette infatti di accedere alle scuole universitarie professionali del rispettivo settore di studio senza esami d’ammissione, alle università e ai politecnici federali sostenendo un esame integrativo.
Tutti i livelli offrono corsi di formazione professionale continua per chi desidera aggiornare le proprie conoscenze agli standard più moderni.
Questa offerta formativa prepara all’apprendimento permanente e costituisce la base della mobilità e della flessibilità professionale.
L’elevata permeabilità del sistema consente inoltre di cambiare orientamento in qualsiasi momento della propria carriera lavorativa.
In Ticino la campagna di collocamento 2022/2023 si è conclusa a fine ottobre con oltre 2'500 contratti di tirocinio stipulati, risultato in linea con il successo ottenuto l’anno scorso.
Quest’anno, infatti, sono stati registrati 2'514 nuovi contratti di tirocinio, in sostanziale stabilità rispetto al 2021 (-9), rispettivamente 65 in più (+3%) rispetto al 2019 e 121 in più (+5%) rispetto al 2020. Al termine della campagna di collocamento sono inoltre rimasti vacanti una quarantina di posti di apprendistato in azienda.
Sappiamo che l’industria avrà bisogno di un crescente numero di collaboratori specializzati nei prossimi anni, per sopperire alle uscite dal mondo del lavoro dei baby boomers. Dobbiamo quindi tutti impegnarci per attrarre i giovani verso le professioni dell’industria.