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L’importanza di accogliere al meglio i giovani apprendisti (ma non solo loro)

   
AITI
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“Non avrai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.”

Oscar Wilde

 

Sara è responsabile delle risorse umane di un’importante azienda industriale metalmeccanica del locarnese da più di 20 anni, ma malgrado la sua lunga esperienza professionale, oggi è emozionata quasi come durante i suoi primi giorni di lavoro.

L’importanza di accogliere al meglio i giovani apprendisti

A breve, infatti, arriverà Carlotta, la nuova apprendista informatica in sviluppo di applicazioni, che ha firmato con l’azienda un contratto di apprendistato di 4 anni. Carlotta imparerà a realizzare e sviluppare software e applicazioni informatiche, garantendo il supporto agli utenti e proteggendo le infrastrutture e i dati da attacchi e abusi cybercriminali.

Per accogliere al meglio la nuova giovanissima collega, Sara ha preparato per lei una documentazione riassuntiva che contiene tutte le informazioni che possono servire a Carlotta: gli orari di lavoro, le pause, le norme di sicurezza da rispettare, come può chiedere congedi e vacanze e molto altro ancora.

Ma Sara ricorda tuttora le paure e la tensione del primo giorno di lavoro e soprattutto il grande, grandissimo cambiamento che l’inizio della vita lavorativa comporta per i giovani. E l’accoglienza non può limitarsi a una serie di informazioni pratiche. Insieme ai colleghi che seguiranno la formazione di Carlotta, ha organizzato un momento di incontro per le presentazioni formali e per spiegarle a grandi linee che cosa si aspettano da lei e quale sarà il suo ruolo all’interno dell’azienda. Il formatore di Carlotta la accompagnerà successivamente a conoscere tutti i colleghi degli altri reparti e sarà a sua disposizione per rispondere alle sue domande.

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Con il cuore che batte a mille, Carlotta sta entrando in quella che da oggi è la sua azienda e che per i prossimi quattro anni la formerà come informatica. Nei giorni precedenti ha testato i mezzi pubblici che la portano al lavoro per essere sicura di arrivare in orario e ha letto la lettera contenente le indicazioni precise di dove presentarsi e di chi chiedere. Questo l’ha rassicurata, evitandole di fare brutte figure proprio il primo giorno. In fondo, la prima impressione è importante.

Anche Sara è convinta che i primi momenti insieme saranno fondamentali per costruire un rapporto di fiducia, di rispetto e di lealtà, così come dovrebbe essere un rapporto di lavoro.

Dall’altra parte, altrettanto importante, sarà far capire e insegnare a Carlotta le regole del gioco del mondo del lavoro: diritti e doveri.

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