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La cultura aiuta il benessere: arriva il welfare culturale

   
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Il welfare è un tema sempre più importante e in costante crescita. Le aziende si interessano al benessere dei propri dipendenti e implementano continuamente nuove strategie per migliorarlo. Oltre al welfare aziendale, e dunque prettamente legato alla professione, si sta facendo strada anche il welfare culturale, che sembra interessare anche le imprese.

Si tratta del benessere legato ad attività culturali e artistiche e che l’azienda stessa può promuovere per i suoi collaboratori, poiché la partecipazione ad attività creative aiuta la salute e il benessere dell’individuo e della comunità intera.

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Il welfare culturale può essere usato come nuovo strumento per mettere in relazione professionisti di diverse discipline e integrare le istituzioni della salute, delle politiche sociali e della cultura. Ma non solo. Anche per le aziende, promuovere attività di welfare culturale può portare benefici e vantaggi anche in ufficio. Per esempio, il dipendente che si impegna in attività creative e culturali può ridurre la sua ansia, lo stress, i disturbi dell’umore e, in generale, può notare un miglioramento della qualità di vita. Un individuo che sta bene psicofisicamente è naturalmente fondamentale anche in ambito aziendale. Il welfare aziendale, quindi, può contare anche su quello culturale producendo, allo stesso tempo, uno scambio importante tra imprese e mondo economico e patrimonio culturale e collettivo.

Inoltre, il welfare culturale può abbattere quasi totalmente i costi per l’azienda: non si tratterà più di cercare pratiche e strategie per migliorare il benessere dei collaboratori, ma “semplicemente” di promuovere la partecipazione ad attività culturali, artistiche e creative organizzate da enti e fondazioni.

Le attività culturali proposte possono anche essere legate allo sviluppo di life skills, utili magari anche sul posto di lavoro, come la collaborazione, la creatività, il problem solving, eccetera, nonché di potenziamento delle risorse personali e della capacità di apprendimento.

La cultura aiuta il benessere arriva il welfare culturale

Un esempio concreto di welfare culturale è quello della Gran Bretagna dove, dal 1994, è attivo il programma “Arts on prescription” (AoP) con il quale sanitari e assistenti sociali usano le arti per migliorare la salute e il benessere dei cittadini, consigliando attività che riescano a favorire condizioni di vita più sane e felici.

Naturalmente, questa buona pratica, da poter associare ad attività aziendali sulla promozione del benessere e della salute, non deve mai sostituirsi a prescrizioni mediche in caso di condizioni psicofisiche più serie. Tuttavia, il welfare culturale può sicuramente essere una nuova frontiera che aiuta le aziende a promuovere il benessere dei propri collaboratori e che, contemporaneamente, crea un ponte tra imprese e patrimonio culturale.

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