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L’innovazione che mette le ali alla sostenibilità

   
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Myia è una giovane realtà che, in pochi anni, è riuscita a coniugare l’impegno per la transizione ad una economia più sostenibile con una forte componente di innovazione: dal 2018, infatti, alleva le larve di un particolare tipo di insetto per bioconvertire gli scarti agro-alimentari e ricavarne proteine, olio e fertilizzante.

Un processo innovativo per costruire un futuro circolare e sostenibile!

Il tema della sostenibilità è tra i più rilevanti nell’agenda politica ed economica della Svizzera e dell’Unione Europea. La ricerca di soluzioni che permettano di effettuare una transizione verso la green economy è richiesta ad ogni settore industriale e lo scopo è trovare proposte che siano efficaci, efficienti e con un impatto neutro o positivo sull’ambiente, ovvero che preservino la natura dove è ancora intatta e la migliorino laddove è sotto stress a causa dell’attività umana.

L’innovazione che mette le ali alla sostenibilità (1)Lo stabile di Biasca dove ha sede Myia: start-up biotecnologica

Alcuni settori sono da tempo sotto osservazione della politica per il loro contributo al raggiungimento degli attuali livelli di emissioni di GHG (gas climalteranti) nell’atmosfera.

Tra questi, il settore dell’agro-alimentare è sicuramente uno dei più esposti: la produzione di cibo, la sua commercializzazione e lo smaltimento degli scarti hanno un impatto ambientale rilevante; soprattutto quest’ultima fase mostra un’influenza sull’ambiente davvero allarmante: il food waste (il cibo che viene buttato) e il food loss (il cibo che non può venire venduto) generano circa il 28% dell'impronta ambientale totale della Svizzera.

Lo smaltimento degli scarti, però, può diventare un’occasione per valorizzare le preziose sostanze nutritive ancora contenute in essi e generare prodotti che aiutino la filiera agro-alimentare a diventare circolare, innovativa e sostenibile.

Questa occasione è stata colta da Myia, start-up nata nel 2018, che recupera gli scarti agro-alimentari e li valorizza attraverso un processo tecnologico innovativo che sfrutta gli insetti per ottenere proteine e olio ad uso mangimistico, fertilizzante per l’agricoltura e chitina: un bio-componente strategico per il settore fashion e quello cosmetico.

L’innovazione che mette le ali alla sostenibilità (2)La mosca soldato, le cui larve sono le responsabili del processo di bioconversione

Il processo prevede l’industrializzazione dell’allevamento dell’insetto con lo scopo di ottimizzare la sua capacità di bioconversione e il conseguente accumulo di queste preziose componenti, di grande interesse per il settore agricolo, mangimistico, cosmetico e tessile.

La soluzione trovata permette quindi di raggiungere l’obiettivo di mettere l’innovazione al servizio della sostenibilità: il processo non produce scarti, non utilizza acqua e ha emissioni di GHG estremamente basse.

Grazie alla produzione di mangimi da insetto, Myia è ora un player attivo nella costruzione di un’economia locale che permetterà alla Svizzera di essere meno dipendente da fonti esterne e di raggiungere - prima e meglio - gli obiettivi di sostenibilità che la Confederazione si è prefissata.  

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