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Imparare ad imparare

   
AITI
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Come lavorerò fra cinque o dieci anni? Avrò lo stesso posto di lavoro e se sì, in quale misura esso cambierà? Dovrò svolgere diversi lavori nuovi allo stesso tempo? A causa della digitalizzazione lavoratori e lavoratrici dovranno porsi tali domande sempre più spesso.

La digitalizzazione solleva molti dubbi riguardo al futuro lavorativo. Questa incertezza permanente può essere affrontata in modo progettuale tramite il cosiddetto «drippy-T-concept».

Non è possibile sapere oggi ciò che accadrà nel futuro. Accettiamolo semplicemente, poi sarà tutto più facile!

Dobbiamo piuttosto definire in quale modo gestiamo l’ambiguità e l’incertezza, usandole entrambe quale punto di partenza nell’ambito della formazione continua. Le persone devono «imparare ad imparare» per riuscire ad adattarsi all’incertezza, e sviluppare delle capacità analitiche e strategiche.

Secondo uno studio sulla digitalizzazione dell’Hochschule für Wirtschaft di Zurigo (HWZ - 2016) le chiare distinzioni dei settori economici diventano sempre di più impalpabili. Si accentuano invece le specializzazioni su singole funzioni mettendoci di fronte alla necessità di acquisire conoscenze specialistiche.

Un bel rebus! Sempre più il mercato richiede dei generalisti ma che dispongano però di conoscenze approfondite in alcuni ambiti specialistici.

Il modello solleva due questioni fondamentali: che cosa di preciso dovrebbe essere la mia specializzazione? Quali conoscenze supplementari debbo acquisire per poterle poi applicare nella pratica?

 ImparareAdImparare immagine 1Grafica: ipinimg.com

I tre modelli di conoscenze e capacità.                                                 

La barra orizzontale della T rappresenta l’ampiezza delle conoscenze generali e interdisciplinari che il collaboratore è capace di applicare in diverse situazioni concrete del suo lavoro. Queste conoscenze gli consentono di rimanere ben preparato per il futuro.

D’altra parte la linea verticale della T rappresenta le specifiche conoscenze in una certa disciplina e le rispettive capacità funzionali – in altri termini le capacità di un esperto. La digitalizzazione impone di adattare e aggiornare sempre più velocemente queste competenze. Occorre quindi regolarmente modificare, ricalibrare e individualizzare ogni dimensione del modello sulla base degli sviluppi che intravediamo oppure che solamente immaginiamo.

Le persone svolgeranno attività che travalicheranno i confini fra funzioni e fra settori. Per farlo efficacemente serviranno dunque conoscenze generalistiche in più ambiti (orizzontalità) e un numero crescente di specializzazioni (verticalità). Il modello T shape si trasforma dunque nel «modello M shape» (vedi grafica) o, come sembra dirci l’osservazione pratica nel cosiddetto «drippy-T-concept» (vedi immagine sotto).

Questo concetto dovrebbe corrispondere meglio alla situazione che si delinea attualmente: le persone con conoscenze specifiche in una disciplina devono acquisire alcune conoscenze di una profondità leggera o media in altre discipline e tematiche, connesse in modo sempre più stretto con la loro specializzazione originaria.

AITI_imparare ad imparare   Foto: stby.eu

Più conoscenze e capacità: il modello drippy T.                         

Le persone che applicano il modello drippy T sono dei generalisti con approfondite conoscenze specifiche e con alcune altre conoscenze specifiche parzialmente sviluppate.

Queste sono le persone che in questo momento storico sono più pronte ad affrontare i cambiamenti profondi che ci propone questo pazzo, dinamico e sfidante mondo del lavoro.

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