Il barometro delle generazioni 2025 elaborato dalla società di sondaggi Sotomo di Zurigo per conto della Casa delle generazioni di Berna, una istituzione della capitale svizzera, ci trasmette varie informazioni interessanti, ad esempio sull’atteggiamento delle diverse generazioni nei confronti del lavoro.
L’obiettivo dello studio è però più ampio ed era quello di esaminare la sensibilità, le aspettative e le sfide della convivenza tra giovani e anziani in Svizzera, evidenziando gli elementi che uniscono e dividono le generazioni e individuando soluzioni per una convivenza di successo.
Il barometro delle generazioni 2025 presenta un quadro ambivalente: da un lato si diffonde un forte pessimismo sul futuro, soprattutto tra le giovani generazioni. Il barometro riflette dunque le tensioni interne alla società svizzera, ma pure le incertezze derivanti dalla situazione politica globale. D’altro canto, la soddisfazione per la vita presente rimane ad un livello molto alto: l’87% degli svizzeri si dichiara abbastanza o molto soddisfatto della propria vita, mentre tra gli anziani tale percentuale raggiunge addirittura il 94%.
Per la maggior parte delle persone, il successo professionale è importante, ma questo concetto è inteso in senso lato. Solo una minoranza è principalmente interessata a una carriera tradizionale (8%), a buoni guadagni (5%) o ad esercitare influenza (4%). La maggior parte degli intervistati misura il proprio successo professionale in base alla possibilità di perseguire un lavoro entusiasmante (25%), che sia significativo (23%), che comporti responsabilità (19%) e consenta un lavoro indipendente e gestito in autonomia (15%). Il successo professionale oggi sembra dunque essersi tradotto piuttosto nella gioia dell’attività in sé.

Se analizziamo la definizione di successo professionale in base all’età, emerge chiaramente che il lavoro significativo è particolarmente citato sia dai giovani sia dagli anziani. Per chi ha un’età tipicamente identificabile con la famiglia, il lavoro significativo non è un fattore decisivo.
Solo il 16% dei 36 – 45 enni definirebbe il proprio successo professionale in base a questo. Invece, l’importanza dell’indipendenza e dell’autosufficienza aumenta a partire dai 36 anni. Con l’aumentare dell’esperienza professionale, la sensazione di successo professionale dipende anche dalla libertà decisionale di cui si dispone.
Per molte persone in Svizzera il lavoro significa principalmente sicurezza finanziaria, una delle ragioni principali per cui si cerca un impiego. Ma una volta garantito questo aspetto, fattori intangibili come la comunità e il senso di appartenenza al luogo di lavoro diventano importanti. Questi valori plasmano anche la definizione di successo professionale, che oggi è determinato meno da simboli tradizionali come potere, status e reddito, quanto piuttosto dal piacere del lavoro stesso e dal suo significato. Allo stesso tempo, è chiaro che conciliare lavoro e famiglia è difficile.
A questo proposito è interessante notare che il desiderio di un migliore equilibrio fra lavoro e vita privata non è una richiesta primaria delle giovani generazioni. Infatti, il tema diventa centrale in quegli anni della vita in cui le responsabilità familiari diventano più importanti.
Il lavoro resta un tema fondamentale nella nostra società. Più qualità forse, a fronte magari di minore quantità, che le nuove tecnologie sembrano piuttosto ingigantire. Chi lavora oggi e lavorerà domani vuole però soprattutto comprendere e fare proprio il senso di lavorare, comprendere gli obiettivi e farli propri, lavorare in team e in condivisione ma senza dimenticare gerarchie misurabili e che hanno senso. Rispondere alla ragione del lavorare e come si dovrebbe lavorare diventa centrale.

