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Il lavoro ai tempi del nuovo coronavirus

   
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Il nuovo coronavirus sta mettendo a dura prova anche chi l’impiego lo sta bramando e i recruiters alla ricerca di figure professionali da inserire in azienda. Anche il trend del mercato del lavoro sta cambiando e dopo l’emergenza sanitaria sarà sicuramente diverso da prima: fino ad ora molte aziende sono state costrette a lasciare a casa i propri dipendenti e i disoccupati faticano a trovare impiego, a seguito dei numerosi colloqui annullati.

AITI_coronavirus crollo tasso assunzioni

La piattaforma di LinkedIn, LinkedIn hiring rate, ha fornito alcune anticipazioni su come il mercato del lavoro sta rispondendo al Covid-19 e come si potrebbe evolvere per quelle realtà che stanno iniziando ora a soffrire il suo rovinoso impatto. Forbes ha riportato i risultati della ricerca operata dalla piattaforma, che ha esaminato i flussi legati ai tassi di assunzione dall’inizio del Covid-19 in Cina e Italia, i Paesi inizialmente più colpiti, tentando di analizzare gli impatti di questi trend a livello globale durante le prossime settimane.

In entrambi i Paesi si è riscontrata una tendenza simile in seguito alle ordinanze restrittive durante la quarantena, e cioè il crollo delle assunzioni a livello nazionale. Dopo due settimane che LinkedIn ha notato il primo calo in Cina, il tasso di crescita è crollato rovinosamente, arrivando al minimo del -45% su base annua. A seguito dei primi effetti delle azioni di contenimento del virus, le assunzioni hanno ricominciato lentamente a salire, ma il dato continua ad essere basso, circa -26% su base annua anche nella situazione in cui le persone tornano al lavoro.

La tendenza è simile anche nella vicina penisola: pochi giorni dopo il lockdown del Paese, il tasso di assunzioni è sceso ed è crollato a -40% su base annua dopo una sola settimana. Tuttavia, sulla base dei primi flussi positivi rilevati in Cina, LinkedIn hiring rate presuppone che l’attività economica possa riprendersi a seguito del contenimento del virus, come sta già succedendo nel Paese asiatico, seppure molto lentamente.

Non tutti i settori, però, registrano dei cali nell’assunzione di nuovi collaboratori né sentono la necessità di lasciare a casa i propri dipendenti. Per fare un esempio, il noto CEO di Amazon Jeff Bezos lo scorso 21 marzo ha scritto in un post su Instagram: “stiamo assumendo 100.000 unità e stiamo aumentando i salari ai nostri lavoratori a ore che soddisfano ogni cliente durante questo periodo di stress”. Anche le aziende operanti nel settore del commercio al dettaglio, come Aldi e Lidl in Gran Bretagna, hanno assunto svariate migliaia di unità per fare fronte alla richiesta di beni necessari.

Coronavirus_assunzioni extra supermercati

Anche in Svizzera la situazione non è differente: la catena di negozi Denner è in cerca di nuove figure a ore per gestire l’afflusso di clienti e garantire le norme igieniche e di distanza sociale. Tra difficoltà, nuove opportunità e numerosi rischi, il mercato del lavoro è certamente in evoluzione anche nel nostro Paese, ma solo dopo l’emergenza sanitaria si potranno tirare le somme e ripartire davvero.

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