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Il Benessere viene da dentro oppure da fuori?

   
AITI
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Il concetto di Benessere è difficilmente racchiudibile in una definizione. Potremmo parlare di sensazioni di piacere, felicità e di soddisfazione. Oppure anche riferirci al buon vecchio Maslow e provare ad immaginare a quale livello della sua piramide finisce la lotta per la sopravvivenza ed inizia l’evoluzione personale che porta all’autorealizzazione.

La domanda contenuta nel titolo è chiaramente retorica, siamo infatti convinti del fatto che il benessere è prima di tutto l’interpretazione soggettiva che ognuno di noi ha della realtà che lo circonda. Come non pensare infatti alle enormi differenze di stato d’animo che riscontriamo in taluni amici o conoscenti quando sono confrontati con sfide, problemi o difficoltà oggettivamente simili. Qualcuno vede le opportunità e gli insegnamenti, altri percepiscono di più le minacce e le ingiustizie.

Ognuno di noi ha dunque una parte attiva nella realizzazione del proprio benessere soggettivo. Ma come mobilitare questa “capacità di azione” e acquisire autonomia e competenza nel ricercare il proprio piacere, la propria felicità e la propria soddisfazione?

Il Benessere viene da dentro oppure da fuori

La psicologia individua tre assi portanti per diventare “capaci di agire”:

  • L’autosufficienza: la cura di sé
  • L’autorealizzazione: lo sviluppo di sé
  • L’eterorealizzazione: la cura e lo sviluppo degli altri

Prendersi cura di sé è dunque il primo passo, che si concretizza nella padronanza delle abilità:

  • di base (alimentazione, igiene personale e dell’ambiente nel quale si vive, di mobilità, di sicurezza personale, ecc.)
  • della vita di relazione (rispetto delle norme e consuetudini sociali, ecc.)
  • della vita lavorativa (uso del denaro, del tempo, ecc.).

Curare il proprio sviluppo e la propria realizzazione è generalmente un passo che riesce a fare solamente chi è capace di prendersi cura di sé. Diventare autonomo nella propria autorealizzazione significa essere in grado di:

  • identificare i propri bisogni
  • porsi degli obiettivi in direzione di un “miglioramento”
  • effettuare delle scelte fra diverse opzioni.

Secondo la massima: “difficile amare se prima non ami te stesso”, entriamo nel terzo livello di competenza sul cammino della ricerca del proprio benessere. L’essere umano ha bisogno di interessarsi all’altro. Questo bisogno, tipico dell’essere sociale, viene soddisfatto quando l’individuo acquisisce l’abilità di assumersi le proprie precise responsabilità sociali. Come esseri socialmente interdipendenti raggiungeremo dunque il nostro stato di benessere quando diventiamo consapevoli del fatto che le persone si completano a vicenda. La società è composta da individui che sono a stadi molto diversi di competenza nella cura di sé, nella propria auto ed eterorealizzazione. Comprendere quanta strada abbiamo personalmente fatto su questo cammino e riconoscere a che punto siano gli altri diventa dunque fondamentale per ricavare benessere dalle relazioni sociali.

Il Benessere viene da dentro oppure da fuori_2

Per rispondere dunque al dubbio se il benessere venga da dentro oppure da fuori possiamo concludere che la percezione che il benessere sia qualcosa che debba prima realizzarsi esternamente per poi entrarci dentro, quasi per osmosi, è chiaramente una scorciatoia spesso utilizzata da chi non ha completato le prime due fasi della cura di sé e della ricerca di autorealizzazione. Chi invece il cammino l’ha percorso tutto si rende conto di aver acquisito un superpotere: quello di poter decidere come vedere e percepire il mondo che lo circonda e spillarne tutto il benessere che è in grado di offrirgli.

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