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I workers buyout

   
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Quando un’azienda è in crisi può dichiarare fallimento oppure, se non può contare sulla possibilità di un cambio generazionale, può essere acquisita dai propri dipendenti, per evitare la sua chiusura. Il processo del Workers Buyout nasce in America, negli Stati Uniti, ma è piuttosto diffuso anche in Europa. In Italia il primo caso risale già al 1978. In particolare, i WBO sono quei processi nei quali i dipendenti decidono di creare una cooperativa, rilevando l’azienda e rilanciandola finanziariamente. In questo modo, i collaboratori diventano indipendenti, padroni di se stessi, e permettono all’azienda di non morire.

I workers boyout

Spesso questa scelta è dettata, da una parte, dalla paura di perdere il posto di lavoro, dall’altra, dal patrimonio di una storia aziendale, di esperienze, di risorse e di competenze che andrebbero sprecate. I lavoratori non sono però costretti a rilevare tutta l’intera azienda, ma possono anche solo acquisire una parte di essa o solamente i macchinari, garantendo una parziale continuità.

L’azienda viene così rigenerata, con l’obiettivo di risanarne la condizione finanziaria e salvaguardare lo stato occupazionale e le competenze dei lavoratori. I motivi per cui può esserci un acquisto di questo tipo sono svariati. L’impresa potrebbe non contare su un cambio generazionale, causato da differenti interessi e dinamiche familiari. Oppure potrebbe essere coinvolta in una procedura giudiziaria o essere stata confiscata alla criminalità organizzata. Il suo quasi fallimento può anche essere causato da una gestione manageriale scorretta e dalle scelte sbagliate che ne conseguono, portandola quasi sul lastrico.

Ci sono numerosi vantaggi nel WBO. In primis, l’evidente salvaguardia del lavoro, che si pone come obiettivo fondamentale per garantire un salario ai dipendenti che, altrimenti, sarebbero stati licenziati. In secondo luogo, c’è la volontà di salvaguardare le competenze e le conoscenze, che potrebbero andare perse. Anche ridare dignità al lavoro dei collaboratori è uno degli scopi primari della WBO, ancora più importante considerando che è possibile grazie proprio alla cooperativa. Si può anche contare sull’innovazione aziendale e sulla creazione di nuovi posti di lavoro: spesso le imprese rigenerate continuano sulla stessa linea produttiva, ma a un certo punto la cooperativa decide di integrare nuove tecnologie e ammodernare i processi. In aggiunta, si mantiene il rapporto con il territorio, che si perderebbe in caso di fallimento dell’azienda.

Workers Buyout

Il WBO è dunque un processo che può essere in atto per non perdere tutto quello che l’azienda ha costruito fino a quel momento. Se i dipendenti hanno le possibilità e le risorse per rilevare la loro impresa, unendosi in cooperativa, questa può essere una buona soluzione per garantire una continuità aziendale e territoriale.

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