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Gli apprendisti per l'industria, l'industria per gli apprendisti

   
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“C’è una grande differenza tra il simbolismo e la conoscenza diretta. L’esperienza diretta è infallibile.”

Alfred North Whitehead

La recente emergenza pandemica porterà delle trasformazioni che al momento ancora è difficile prevedere. È possibile immaginare che le sue conseguenze, anche a lungo termine, toccheranno molti aspetti della nostra vita. Il nostro mondo del lavoro, per esempio, dovrà necessariamente mitigare il rischio connesso a possibili e improvvise mancanze di manodopera, causate per esempio da chiusure dei confini.

È facile immaginare che le valutazioni basate sul puro e semplice risk management strategico possano indurre le aziende del nostro territorio a puntare maggiormente sulla manodopera locale. Insomma, che si consolidi un “prima i nostri” determinato da scelte economiche, e non più solo politiche, per un trend estremamente solido e duraturo.

AITI_Apprendisti per lndustria

Per garantire alle imprese le risorse necessarie, la formazione professionale è di fondamentale importanza. E dal canto loro le professioni del settore industriale possono costituire una grandissima opportunità per i giovani, che tuttavia si avvicinano ancora cautamente a questa promettente prospettiva.

In effetti, anche per l’impresa, un apprendistato nel settore industriale contiene tante incognite. L’arrivo in azienda di un giovane in procinto di iniziare un apprendistato porta sempre con sé anche un pizzico di preoccupazione. “Come sarà? Ce la farà? Si saprà inserire?”. Queste e molte altre domande si affacciano alla mente di ogni imprenditore che si prenda, oltre che a quella di assumere un giovane, anche la responsabilità di pensare al suo percorso di crescita in azienda.

Si tratta, oltre che di metterlo nelle condizioni di iniziare una carriera, anche di riuscire a comunicare che in questa relazione dovrà accadere qualcosa di molto prezioso: la trasmissione di un “sapere” che non è fatto solo di conoscenze teoriche e procedurali, ma soprattutto di valori, di sogni, di desideri… perché no: di vera e propria passione.

E qui le persone che accompagneranno il giovane diventano determinanti, perché dovranno sempre poter tenere presente il vero, profondo obiettivo di questa esperienza: che nel giovane si generi appunto passione verso ciò che apprende. Solo in questo modo il suo percorso di crescita coinvolgerà nel modo adeguato la sensibilità, la curiosità e il desiderio di imparare, che altro non sono che diverse sfaccettature del suo bisogno di diventare una persona adulta, indipendente, capace tra le altre cose di operare armoniosamente nella società, e non soltanto di svolgere un “lavoro”.

Formatore mostra a due apprendisti come operare un macchinario

Il mondo industriale è ricchissimo e conta un numero infinito di persone capaci di trasmettere il fuoco sacro che anima l’azione di un professionista. Per queste persone, accogliere un giovane significa occuparsi, attraverso la cura, di un insieme di attività che soltanto se amalgamate nel complesso della persona formano un mestiere o, come si diceva forse meglio una volta, un’arte.

La realtà imprenditoriale del nostro territorio è certamente all’altezza di raccogliere questa importante responsabilità. Abbiamo bisogno di giovani per trasmettere loro tutto il nostro sapere. E completare con ciò la loro maturazione non solo come professionisti, ma anche come cittadini, e infine, soprattutto: come persone.

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