Mai come oggi i giovani si trovano ad affrontare un dilemma profondo e carico di incertezze: cosa farò da grande?
In un’epoca segnata da instabilità geopolitica, transizioni tecnologiche e cambiamenti climatici e sociali, la scelta del proprio percorso formativo e professionale richiede consapevolezza, supporto e strumenti adeguati. Il timore di imboccare una strada sbagliata, o di trovarsi impreparati di fronte a un mondo del lavoro in rapida evoluzione, è sempre più diffuso tra ragazzi e famiglie.
In questo scenario complesso, il sistema educativo non può essere lasciato solo. È fondamentale che l’orientamento diventi un processo strutturato, continuo e condiviso, capace di coinvolgere tutte le componenti della società. Le aziende, in particolare, sono già oggi protagoniste attive e indispensabili di questo percorso.
Non si tratta di un auspicio, ma di una realtà: numerose imprese collaborano quotidianamente con scuole, centri di formazione professionale e istituzioni per offrire esperienze concrete ai giovani. Organizzano visite, partecipano a momenti di orientamento, accolgono studenti in stage e in apprendistato, si rendono disponibili al confronto diretto con le famiglie. Lo fanno per senso di responsabilità verso il territorio, ma anche perché sanno che da questo impegno dipende la costruzione delle competenze di domani.
Un esempio recente è quello delle porte aperte alla SPAI di Trevano, dove, all’inizio del mese, aziende e formatori hanno incontrato centinaia di giovani e genitori, mostrando con passione e realismo cosa significhi lavorare in settori tecnici e artigianali. Iniziative come questa non sono solo eventi informativi, ma veri e propri ponti tra scuola e mondo del lavoro.
Ed è proprio in questi ponti che risiede la chiave per affrontare l’incertezza: creare connessioni, accendere curiosità, offrire occasioni per scoprire il proprio talento. Quando scuola, famiglia e imprese camminano insieme, l’orientamento smette di essere un momento di ansia e diventa un’opportunità concreta di crescita.
Perché il futuro, anche se incerto, può diventare uno spazio di possibilità. Basta accompagnarlo, insieme.