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Gestire lo stress ai tempi del Covid19

   
AITI
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Il diffondersi del coronavirus ha stravolto ed azzerato il nostro modo di vivere, le nostre abitudini quotidiane, distruggendo ogni forma di relazione sociale. 

La paura di essere contagiati, di perdere una persona cara, di rischiare il posto di lavoro, ci sta progressivamente togliendo ogni certezza, sottoponendoci ad una prova tanto dura quanto inedita.

Il venir meno dei nostri punti fermi, dei rassicuranti ritmi routinari che scandiscono le nostre giornate, ci ha proiettato in una situazione del tutto nuova, sconosciuta, imprevedibile e, proprio per questo, angosciante. 

Lo stress ci investe, ci soffoca, non riusciamo più a controllarlo: se non reagiamo, se non riusciamo a gestirlo o quanto meno a conviverci, rischiamo di mettere seriamente a repentaglio il nostro equilibrio, di precipitare verso la depressione.


Occorre dunque correre ai ripari, mettere in atto dei meccanismi di auto-difesa.

Sì, ma come? Lo abbiamo chiesto a Claudia Vece, Fondatrice di Quantasia: società specializzata in educazione neuro-emozionale. 

Questa particolare forma di “educazione”, che affonda le radici nelle neuro-scienze, “insegna” alle persone ad allenare il proprio sistema nervoso, stimolandolo attraverso il potenziamento dei pensieri e delle emozioni. 

Solo attraverso una ritrovata armonia tra tutte le nostre componenti (razionali, somatiche ed emozionali) possiamo ritrovare la giusta centratura, quel magico equilibrio che ci permette di affrontare le sfide della vita in modo performante, senza soccombere allo stress e agli stati d’animo negativi.

Cosa significa, concretamente, intraprendere un percorso di educazione neuro-emozionale?

Claudia Vece ci spiega tutto In questa breve chiacchiera via Zoom.

 

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