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Corporate art collection: l’arte in azienda

   
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Arte e azienda sembrano due concetti molto diversi tra loro e forse ciò è anche dovuto al fatto che le attività culturali e artistiche si fruiscono nel tempo libero, mentre l’azienda è il luogo di lavoro e di produttività.

Andare in un museo per ammirare opere d’arte oppure a un concerto o a uno spettacolo teatrale, così come, più semplicemente, possedere una riproduzione di un dipinto famoso, una scultura o essere appassionati di oggettistica di design, sembra un mondo molto lontano dall’azienda e dallo spazio dell’ufficio. Eppure, può diventare un binomio vincente.

Non è inusuale trovare, negli spazi di un’azienda, opere d’arte e quadri che, a volte, attirano gli occhi dei clienti curiosi. Certo, in molti casi è un abbellimento che va a favore anche dell’ambiente di lavoro, rendendolo meno asettico e professionale e che non viene cambiato di frequente né suscita interesse da parte di dipendenti e clienti. Tuttavia, l’arte in azienda può diventare anche altro e prendere un posto molto più dominante.

Corporate art collection l’arte in azienda_2

Le aziende possono decidere infatti di aprire le proprie porte alla cultura e all’arte, spesso contemporanea e, dunque, a giovani talenti, andando oltre le semplici sponsorizzazioni e le acquisizioni e diventando quasi spazi espositivi.

Le corporate art collection, ovvero le aziende che decidono di avere una vera e propria collezione all’interno dei propri spazi, si stanno diffondendo nel mondo. Spesso si tratta di aziende medio-grandi che hanno la possibilità di investire molto denaro in opere artistiche di persone emergenti. In Svizzera grandi aziende come UBS, Credit Suisse, La Mobiliare, Vontobel e molte altre vantano la possessione di numerose opere d’arte che espongono con orgoglio.

Da un lato, una corporate art collection permette di dare visibilità a giovani (o meno) talentuosi e metterli in contatto con il territorio. Si crea dunque una comunicazione artistica efficace tra azienda-artisti-territorio. Oggi sembra costituire un vero e proprio strumento per comunicare ai dipendenti e ai clienti la cultura etica dell’azienda stessa.

Dall’altro lato, può essere una carta vincente anche per i dipendenti. Il concetto del bello e della bellezza è radicato nelle fondamenta della nostra società: fin dall’antichità l’arte era utile per mostrare/aiutare la bellezza di un luogo. Rendere un ufficio bello (magari addirittura a partire dalla sua architettura) con opere artistiche, aiuta anche la motivazione e migliorare la produttività dei dipendenti. Un lavoratore che opera in un posto curato, accogliente e artisticamente bello sarà più motivato a lavorare rispetto a un collega che deve lavorare in un ufficio grigio, asettico e impersonale. La cultura e l’arte possono effettivamente migliorare il benessere dei dipendenti.

Corporate art collection l’arte in azienda

In secondo luogo, e non meno importante, possono acculturare – nel vero senso della parola – i lavoratori dell’azienda. Un collega, magari fino a quel momento disinteressato o che ignorava totalmente l’arte, può essere catturato da un’immagine o una scultura e scatenare in lui emozioni e sentimenti, stimolando anche la sua creatività.

Importantissima è però la cura: l’azienda che decide di diventare corporate art collection, non deve mai trascurare le proprie opere, ma deve mostrare interesse. Anche per questo, alcune aziende iniziano ad avere, nel proprio organico, o a collaborare con veri e propri curatori e art manager per capire come sfruttare al meglio le potenzialità del connubio arte-impresa.

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