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Capitani di industria: Questionario di Proust ad Andrea Costa, General Manager della SMB Medical SA di S. Antonino

   
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Andrea Costa è nato a Genova il 17 maggio del 1977, segno zodiacale toro, da mamma Rossana e papà Sergio i quali, oltre a lui, hanno avuto anche una figlia femmina: Rachele.

 

Sul piano degli studi, nell’ordine ha conseguito la maturità classica, una laurea in Economia presso l’Università di Genova e un Master in Business e Finanza, indirizzo Medical/Healthcare, alla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano.

Questionario di Proust ad Andrea Costa SMB Medical SAAndrea Costa, General Manager della SMB Medical SA di S. Antonino.

Trasferitosi in Svizzera per motivi di lavoro, oggi dirige la SMB Medical SA di S. Antonino. Fondata nel 1968, l’azienda sopracenerina - appartenente al Marle Group - impiega 130 collaboratori e produce protesi medicali in applicazione ortopedica: articoli esportati in Europa, USA ed Estremo Oriente.

 

Legatissimo alla famiglia, Andrea vive a Lugano con la moglie Micol e il figlio Gabriele. Nel tempo libero ama praticare sport (calcio, tennis e sci), cucinare e degustare vini.

 

Andrea, come si definirebbe usando solo tre aggettivi?
Noioso, buono, generoso.

 

Qual è la sua migliore virtù?
La caparbietà.

 

E il suo peggior difetto?
Sono il più grande e noioso rompiscatole che si possa trovare sulla piazza.

 

La qualità che apprezza maggiormente in un uomo?
Essere un buon padre e un ottimo collaboratore che partecipa all’azienda più complessa che esiste da sempre: la famiglia.

 

E in una donna?
Essere una buona madre e un’ottima imprenditrice dell’azienda più complessa che esiste da sempre: la famiglia.

 

Questionario di Proust ad Andrea Costa-2
Andrea con la moglie Micol e il figlio Gabriele.

Il suo sogno di felicità?
Rendere felici gli altri mi ingenera felicità in modo più che proporzionale.

 

Cosa non tollera?
Il pensiero dominante e il verbo unico presente, oggi più di ieri, nelle sedi politiche e nell’informazione generalizzata e generica, con i ritornelli banali che rieccheggiano continuativamente, ad esempio la diversità di razza è una dote che madre natura ci ha regalato come esseri umani, perché negarla? Perché sostenere in modo ottuso che siamo tutti uguali? Non lo siamo, ognuno di noi con il suo diverso pensare, ogni razza, ha le sue qualità e i suoi pregi, l’unione fa la forza, mentre politica e mass media, oggi, non fanno altro che tentare di dividere e il dubbio sul motto di Filippo il Macedone: “divide et impera”, sorge spontaneo.

Dunque ciò che davvero non tollero assolutamente è l’informazione manipolata del mainstream, evidentemente veicolata da una classe politica che, da destra a sinistra, oggi non presenta più alcuna differenza in ciò che dice e in ciò che fa.

 

Cosa, invece, la inorgoglisce?
Presidenti che, in quattro anni di mandato, non hanno mai iniziato una guerra per “esportare” democrazia o che si prendono cura del proprio popolo, cercando di mantenere un’identità culturale e storica.

 

Se fosse un colore, che colore sarebbe?
Rossoblù, come il Ticino e come la maglia del Genoa CfC 1893.

 

E se fosse un animale?
Un essere umano.

 

Fiore preferito?
Sulfinia.

 

Piatto preferito?
Tartare “ticinese” accompagnata da un bicchiere di Merlot, sempre ticinese, seguito da un bis di trofie al pesto e pansoti al sugo di noci. Finirei con un paio di fettine di farinata e una valanga di puntine di qualche grotto, sempre ticinese.

 

La città che ama di più?
Genova perché ci sono nato; Trieste perché il popolo triestino incarna ciò che amo; Lugano, città che mi ha accolto calorosamente e mi ha dato, e mi da ogni giorno, tutto quello di cui io e la mia famiglia abbiamo bisogno.

 

Scrittori e poeti prediletti?
Aldous Huxley (“Il mondo Nuovo”), George Orwell (“La Fattoria degli Animali” e “1984”) e Gabriele D’Annunzio.

 

Il brano musicale che le fa battere il cuore?
La musica è parte integrante della mia vita, dunque non sono in grado di stabilire un solo brano preferito, anche perché dipende troppo dal momento storico che vivo… È più semplice listare l’attuale top 10:

  1. Creep (Radiohead)
  2. Nothing Else Matters (Metallica)
  3. Blow Up the Outside World (Soundgarden)
  4. Paranoid Android (Radiohead)
  5. Black Hole Sun (Soundgarden)
  6. The Man who Sold the World (David Bowie)
  7. My Way (Frank Sinatra)
  8. La donna cannone (De Gregori)
  9. Sangue impazzito (Timoria)
  10. Il volo (Litfiba)

 

Il pittore che la emoziona di più?
Mario Schifano. Dalla risposta si evince chiaramente la mia completa ignoranza in materia, nonché l’apatia che la pittura mi crea. Ecco questo, se vogliamo, potrebbe essere un altro difetto da aggiungere a quello sopra.

 

Qual è il personaggio storico o contemporaneo che ammira di più?
Donald Trump (contemporaneo), Vladimir Putin (contemporaneo), JFK (storico) e Abraham Lincoln (storico).

 

E quello che invece detesta?
Attualmente ve ne sono parecchi che proprio non riesco a sopportare, diciamo tutti quelli che vorrebbero o che hanno affermato di esportare “democrazia” con l’uso delle armi, quasi tutti i personaggi politici di istituzioni nazionali e sovranazionali degli ultimi 25 anni.

 

Il dono di natura che vorrebbe possedere?
Il piede sinistro di Maradona e il braccio destro di Roger Federer.

 

Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Chi sono io per stabilire le colpe degli altri? In merito alle mie colpe, quelle che so di avere avuto in buona fede.

 

C’è una passione alla quale non saprebbe rinunciare?
Il Genoa CfC 1893, passione senza fine, talvolta una malattia.

 

Qual è il suo stato d’animo attuale?
Solido.

 

Come vorrebbe morire?
Su un campo da tennis, al terzo set, dopo aver dato tutto, senza mai aver mollato nemmeno un quindici.

 

Il suo motto?
“Trust the plan” (Credi nel piano).

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