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Capitani di industria: Questionario di Proust a Marina Bernardo Ciddio

   
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Marina Bernardo Ciddio è consulente psicosociale, mediatrice familiare e formatrice presso lo Studio Counseling “il Tempo dell’Ascolto”.

Nata a Lugano il 20 giugno del 1968, sotto il segno dei gemelli, Marina Bernardo Ciddio è diplomata in Counseling ad indirizzo psico-corporeo e, da diversi anni a questa parte, svolge la professione di consulente psicosociale, mediatrice familiare e formatrice per adulti.

La sua ricerca personale e professionale prende avvio nel 1990 attraverso la pratica di varie discipline e terapie corporee e la partecipazione a formazioni in psicologia transpersonale, yoga e meditazione: in Svizzera, Italia e Gran Bretagna

Dotata di uno spiccato spirito imprenditoriale, Marina è titolare dello Studio Counseling “il Tempo dell’Ascolto” di Lugano.

Fondato nel 2008, esso offre:

  • consulenza psicosociale ad individui, coppie, famiglie e giovani;
  • mediazione familiare per un sostegno emotivo ed esistenziale:
  • formazione in comunicazione e in gestione delle emozioni, dello stress e dell’ansia;
  • coaching;
  • attività di gruppo in ambito psico-corporeo per lo sviluppo umano;
  • tecniche meditative e di rilassamento, Mindfulness.

La poliedrica Marina - che vive con il suo compagno Giuseppe Lugnan, consulente psicobiologico ed istruttore di Mindfulness, padre di due ragazzi di 16 e 18 anni - nel tempo libero ama leggere, fare trekking in alta montagna, passeggiare per i boschi, andare al cinema e visitare mostre d’arte.

20230808_Fare Impresa - Questionario di Proust a Marina Bernardo Ciddi_resMarina Bernardo Ciddio, consulente psicosociale, mediatrice familiare e formatrice

Marina, come si definirebbe usando solo tre aggettivi?
Accogliente, curiosa, ricercatrice.

 

Qual è la sua migliore virtù?
L’onestà.

 

E il suo peggior difetto?
L’impazienza…alle volte.

 

La qualità che apprezza maggiormente in un uomo?
La coerenza: nel pensiero e nell’azione.

 

E in una donna?
L’intelligenza e la capacità di Essere.

 

Il suo sogno di felicità?
In verità, non ho un sogno di felicità. So cogliere ed accogliere nella vita i micro-momenti di bellezza/felicità che condivido con il mio compagno, la famiglia e le amicizie.

 

Cosa non tollera?
L’ingiustizia e l’incoerenza.

 

Cosa, invece, la inorgoglisce?
Sul piano personale, “il mio percorso di vita”; sul piano professionale, vedere come e cosa cambia nelle vite delle persone che accompagno.

 

Se fosse un colore, che colore sarebbe?
Rosso: simbolo di forza e passione.

Studio Counseling il Tempo dell’AscoltoL’accogliente Studio Counseling “il Tempo dell’Ascolto” di Lugano

E se fosse un animale?
Un cavallo, più precisamente un Mustang.

 

Fiore preferito?
La peonia, per la sua delicatezza.

 

Piatto preferito?
La cucina mediterranea e, in generale, tutto ciò che è fatto con cura e passione.

 

La città che ama di più?
San Francisco, per i ricordi del periodo trascorsovi da giovane che vivono in me.

 

Scrittori e poeti prediletti?
Amo leggere tantissimo e la lista è lunga… . Fra i tanti posso citare David Grossman e Valérie Perrin, giusto i primi che mi vengono in mente.

Tra i poeti amo Alda Merini, Chandra Livia Candiani, Wislawa Szymborska e Franco Arminio.

 

Il brano musicale che le fa battere il cuore?
“Shape of my Heart” di Sting e “I saved the world today” di Eurythmics-Annie Lennox.

 

Il pittore che la emoziona di più?
Anche qui sono molti, ho appena scoperto Marianne von Werefkin: una sorpresa!

 

Qual è il personaggio storico o contemporaneo che ammira di più?
Ghandi, Rita Levi Montalcini… . In verità sono davvero molti i personaggi che hanno dedicato le loro vite a grandi ideali e all’umanità.

 

E quello che invece detesta?
Detestare non mi corrisponde… . Certamente vi sono personaggi che non hanno contribuito saggiamente a favore dell’essere umano.

con il compagnoMarina in montagna con il compagno Giuseppe

Il dono di natura che vorrebbe possedere?
Mi vengono in mente le abilità artistiche, ad esempio dipingere e disegnare.

 

Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Il non conoscere.

 

C’è una passione alla quale non saprebbe rinunciare?
Leggere e viaggiare.

 

Qual è il suo stato d’animo attuale?
Una serenità del cuore.

 

Come vorrebbe morire?
Di vecchiaia: se possibile senza troppe sofferenze fisiche e, se la vita me lo concederà, amorevolmente assistita.

 

Il suo motto?
Non ho motti, amo però le citazioni. Infatti, sin da piccola, tenevo un quadernetto e le trascrivevo. Una fra le tante è di Carl Gustav Jung

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