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Bleisure: un ibrido tra svago e lavoro

   
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Il termine bleisure contiene le parole inglesi “business” e “leisure”, e cioè affari e piacere. Il bleisure è dunque qualcosa che può portare beneficio agli affari, al lavoro, ma che fa anche piacere a chi lo compie. Solitamente questo termine viene accomunato al viaggio bleisure: un viaggio di lavoro che si fonde con un viaggio di piacere e di svago.

Un esempio di viaggio bleisure è, per esempio, quello di trascorrere un paio di giorni liberi nel luogo in cui ci si è appena recati per una riunione o un incontro di lavoro importante. Alla fine dell’impegno lavorativo, il dipendente può dunque prolungare il suo soggiorno per trascorrere un momento di svago e appagamento, visitando il territorio e le sue attrazioni culturali o dedicandosi a sé stesso e rilassandosi. In questo caso, un viaggio di lavoro, che includeva solamente lo spostamento, incontro e il rientro, si trasforma in un’occasione stimolante e gratificante, che permette di conciliare l’impegno professionale e lo spazio personale del lavoratore.

Bleisure un ibrido tra svago e lavoro_2

Il viaggio di lavoro permette in questo modo di far risparmiare il lavoratore (per esempio con lo spostamento, già in programma causa meeting o incontro professionale) e godersi l’ibrido vacanza-vita professionale, e addirittura può essere un’occasione per sfruttare un benefit concesso dall’azienda (per esempio i viaggi aziendali forniti come “ricompense” nell’ambito del welfare).

Bisogna anche considerare che la seconda parte del viaggio, quella di piacere, può essere programmata nel weekend e dunque il lavoratore non dovrebbe neanche prendere giorni liberi, un vantaggio, dunque, per entrambe le parti: l’azienda sarebbe felice della presenza del dipendente, mentre lui stesso sarebbe felice di aver fatto un bleisure e non soltanto un viaggio di lavoro, magari anche scoprendo nuove culture ed esplorando nuove terre.

Bleisure un ibrido tra svago e lavoro

Naturalmente esistono anche degli svantaggi nel bleisure: in primo luogo, è necessario tenere presente che generalmente non è possibile svolgerlo con i propri familiari o amici, poiché pur sempre di viaggio di lavoro si tratta e dunque il lavoratore dovrà, per forza di cose, trascorrere la sua “vacanza” da solo. Inoltre, non esiste comunque una totale libertà: sarà l’azienda ad organizzare il tutto per il lavoratore, che avrà poca manovra di marcia. Il viaggio sarà pianificato e comunicato nel dettaglio al dipendente: le spese assunte dal datore saranno quelle di viaggio e la permanenza in hotel nei giorni interessati dalle attività lavorative, mentre le restanti di piacere rimarranno a carico del lavoratore.

I ritmi serrati della quotidianità spesso non permettono o non aiutano il dipendente a conciliare al meglio vita privata e vita lavorativa. Quale occasione migliore, dunque, di un viaggio bleisure? Il dipendente ne sarà sicuramente riconoscente all’azienda: tornerà contento e rilassato da quel meeting tanto importante.

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