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Aspirante imprenditore?

   
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Secondo una recente statistica cantonale, nel 2017 le persone che in Ticino avevano un’attività in proprio ammontavano a 29 mila. Più della metà delle imprese attive sul suolo cantonale sopravvivono dopo i primi tre anni di vita (circa il 68%). Le aziende del nostro cantone lavorano principalmente nell’ambito manifatturiero, seguito da quello del commercio, dalla sanità e assistenza sociale e infine dal settore delle costruzioni.

La costituzione, e la conseguente gestione di un’azienda non è cosa da poco, tantomeno cosa da tutti: primo requisito, avere un prodotto o un servizio da vendere. Sempre in cima alla lista delle prerogative, avere un’impostazione imprenditoriale. E qui si possono intavolare discussioni infinite sul significato di imprenditore. Saremo però tutti d’accordo che una personalità imprenditoriale ha delle caratteristiche di base: conoscenza approfondita del proprio prodotto o servizio, ottimismo, propensione al rischio.

L’imprenditore infatti è quella persona che spesso è mossa dal desiderio di essere il capo di sé stesso e quindi il proprietario dell’azienda per cui lavora. Chi ha questo sentimento è pronto ad investire nella sua idea, e lo fa con una concezione positiva del futuro. Ha una visione di medio o lungo termine: non apre l’azienda per farla chiudere poco dopo, ma spera che questa lo accompagni almeno fino alla pensione e oltre. L’imprenditore investe tempo, energia e soldi. I soldi non fanno la felicità, vero, ma parliamoci chiaro, se va male i non-soldi portano con sé parecchi guai. Pertanto è un investimento che comporta molte conseguenze, prima tra tutte, la responsabilità. Questa è verso la propria azienda, ma anche verso le autorità (per cui comprende un mucchio di pratiche legali e burocratiche) e non da ultimo, verso i propri dipendenti.

Abbiamo anche accennato al fatto che l’imprenditore ha delle conoscenze approfondite del proprio prodotto/servizio. Nel caso di un prodotto, ne conosce le componenti, la funzione, il settore di appartenenza (ovviamente) e così via. Stessa cosa se parliamo di servizi, ma trattandosi di beni non tangibili ci troviamo su un piano più astratto.

Verosimilmente l’imprenditore conosce, o per lo meno si è fatto un’idea del settore in cui andrà ad operare: l’andamento, le forze e le debolezze, dove puntare e dove fermarsi. Conosce il mercato, ha analizzato gli attori già in gioco, ha identificato le sue qualità distintive da far valere per emergere.

L’aspirante imprenditore è uno specialista nel suo settore, e se non lo è ancora, lo deve diventare.

La specializzazione è un’altra questione tanto discussa: meglio sapere una cosa alla perfezione o essere dei generalisti? Beh, oggi soprattutto a livello accademico viene prediletto l’approfondimento specifico di una materia, tutto ciò che esula dal proprio percorso di studi o dalla preparazione da autodidatta rientra nella personale cultura generale.

Spesso le competenze specifiche vengono acquisite con l’esperienza sul campo. Motivo per cui la maggior parte degli imprenditori decide di lanciarsi nella propria impresa dopo un certo periodo trascorso come collaboratori.

Per quanto una persona possa essere competente, la fondazione di un’azienda richiede sicuramente la creazione di una rete di contatti, la richiesta di aiuto ad altri esperti per far fronte a tutte le questioni implicate nel processo di creazione dell’impresa. Un legale, un contabile, magari un fiduciario, perché no uno specialista in comunicazione per la promozione che solitamente è anche un marketer che analizza il mercato di riferimento. Con la crescita aziendale saranno necessari dei collaboratori e magari per selezionare quelli più adatti l’imprenditore vorrà fare capo ad un’agenzia di collocamento. E così via in questa giungla nella quale ognuno vuole farsi spazio.

E proprio perché un imprenditore specialista nel suo settore deve anche essere in grado di districarsi in innumerevoli altre questioni, sono state avviate molte iniziative di supporto. Ne è un esempio la piattaforma Fondounimpresa.ch, ma anche numerose associazioni di consulenza per le aziende, e così via.

Ma ora passo la palla: imprenditori, qual è la chiave del vostro successo?

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