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Alla ricerca di un’automazione industriale sempre più flessibile e personalizzata

   
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È con questa missione che, nell’ottobre del 2020, Marco Morselli e Rinaldo Sangalli hanno fondato la loro start-up esa-nex.

 

Dopo aver lavorato entrambi per un’importante azienda manifatturiera del nostro Cantone - sono infatti stati colleghi per tre anni - Marco (56 anni) e Rinaldo (46) hanno deciso di voltare pagina e di intraprendere un’avventura imprenditoriale.

Forti di una comune visione dell’Industria 4.0 e dell’evoluzione dei processi manifatturieri, hanno unito le loro competenze, diverse ma complementari, per dare vita ad esa-nex.

Nella nuova start-up, Marco ha portato la sua esperienza e le sue competenze in meccanica di precisione e in implementazione e integrazione con i sistemi di gestione. Rinaldo, dal canto suo, le sue importanti conoscenze ed expertise in ambito elettronico, elettrotecnico e di programmazione software.

M. Morselli e R. Sangalli_res-1Marco Morselli e Rinaldo Sangalli, co-founder e co-owner di es-nex Sagl

Lavorando fianco a fianco, i due sono anche diventati amici. Questa complicità l’abbiamo riscontrata anche noi, quando li abbiamo incontrati per approfondire la conoscenza della loro dinamica realtà.

 

Marco, perché è stata fondata esa-nex?

È evidente che il mondo produttivo si sta muovendo, sempre più velocemente, verso processi automatizzati. Rispetto ai processi manifatturieri tradizionali, essi garantiscono maggior ripetibilità, controllo e produttività. In questo contesto, esa-nex intravede l’esigenza di offrire alle industrie del territorio soluzioni di automazione flessibile, che soddisfino la necessità di adattare velocemente la produzione alle richieste di un mercato in costante mutamento. Ecco perché abbiamo creduto in questa necessità e, di conseguenza, fondato la nostra start-up.

 

Qual è l’etimologia del nome che avete scelto per la vostra start-up?

Il nome esa-nex nasce dalla combinazione delle 6 competenze (esa) che - Rinaldo e io - possediamo in meccanica, elettrotecnica, elettronica, software, processo e sicurezza con il nesso (nex) che le lega, per la realizzazione di una soluzione di automazione.

 

Le competenze di esa-nex_resLe sei competenze di esa-nex.

Al momento della fondazione, tu e Rinaldo avevate quindi già maturato una solida esperienza industriale e imprenditoriale…

Io e Rinaldo veniamo da strade imprenditoriali molto diverse. In realtà l’idea di associarci in questa nuova sfida non nasce dalle competenze maturate nei nostri precedenti percorsi professionali, per quanto esse siano fondamentali, bensì dalla condivisione degli stessi valori e dalla medesima lettura dei cambiamenti che il mondo oggi ci impone.

Lo spirito guida della nostra visione è incentrato sulla prevalenza che l’uomo - con la sua intelligenza emotiva e con la sua capacità di sorprendere - ha sui robot e sull’intelligenza artificiale che li governa.

 

In pratica, come si riflette - lo “spirito guida” di cui parli - sul vostro business?

Questa è una giusta domanda alla quale tenterò di dare una risposta adeguata. Ovviamente, come tutti, anche noi siamo confrontati con il mercato e ci rendiamo perfettamente conto che, a molti potenziali clienti, questa “filosofia” non interessa. Tuttavia, perseguire obiettivi di soddisfazione professionale basati su soluzioni “eleganti” e, per quanto possibile, “sostenibili”, è per noi predominante rispetto alla massimizzazione del profitto. Abbiamo diverse idee di business che cerchiamo di portare avanti parallelamente al nostro core-business, idee che esprimono proprio il tentativo di offrire al mercato soluzioni sostenibili a diversi problemi: tanto in termini energetici, quanto ecologici e di filiera.

 

Rinaldo, ci puoi tracciare l’identikit del vostro cliente tipo?

Volentieri! Il nostro cliente tipo è un’azienda manifatturiera che punta a conciliare l’esigenza di automazione dei propri processi con quella della flessibilità nella produzione. La nostra soluzione, che si chiama OMNI-Y, permette alle aziende di produrre in maniera flessibile e selettiva i quantitativi e le tipologie di prodotti che devono essere consegnati, in base agli ordinativi ricevuti. Possiamo dire che, quando il bisogno di flessibilità prevale sulla massimizzazione della produttività, OMNI-Y risulta davvero molto interessante!

 Macchina sviluppata da esa-nex_resMacchina per il packaging e il controllo visivo di utensili da taglio, sviluppata da esa-nex

Vi rivolgete a tutti i settori dell’industria o ad alcuni in particolare?

Ci rivolgiamo ad aziende che operano in tutti i settori manifatturieri, soprattutto a quelle che effettuano assemblaggi e/o controlli qualitativi.

 

Quali vantaggi possono ricavare, le imprese manifatturiere del nostro territorio, dall’implementazione delle vostre soluzioni/applicazioni e dai vostri servizi di consulenza?

In relazione al processo di automazione e di controllo della produzione, il territorio del Canton Ticino - rispetto ad altri contesti industriali - ha potenzialmente maggiori margini di implementazione. I vantaggi immediati sono quelli già citati: un controllo assai più rilevante di svariati processi, in termini di qualità e di produttività. Già solo parlando di Intelligenza Artificiale e di sistemi di visione, siamo testimoni di evoluzioni repentine delle soluzioni disponibili, che oggi consentono quello che solo un paio di anni fa non era possibile. La velocità con la quale sopraggiungono le innovazioni, è di gran lunga superiore alla capacità del mondo produttivo di metabolizzarle e implementarle. Noi di esa-nex siamo in grado di fornire un supporto concreto agli imprenditori che - per rimanere competitivi e restare al passo con la concorrenza - vogliono o devono entrare in questo processo di cambiamento (per alcuni) e miglioramento (per altri).

 

Marco, come giudichi il grado di maturazione delle nostre imprese rispetto a quanto offre oggi l’Industria 4.0?

Dal nostro osservatorio, anche se di Industria 4.0 se ne è parlato e se ne parla tuttora tanto, il gap tra le implementazioni effettivamente realizzate dalle aziende e le potenzialità offerte rimane ancora ampio. Probabilmente, c’è troppa diffidenza verso ciò che si conosce poco o che si fa tutt’oggi fatica a maneggiare. Spesso le domande più frequenti sono di questo tipo: “Come faccio a trarre profitto dall’integrazione delle mie macchine con il mondo della gestione della produzione?”. Eppure, in questo senso, esistono degli esempi emblematici come quello di Amazon, che ha fatto dell’Industria 4.0 il suo principale vantaggio competitivo.

Per rispondere a questa domanda, vorrei portare una testimonianza tratta dalla mia esperienza lavorativa precedente. Quando ero CIO del Gruppo Mikron, mi sono spesso confrontato con una certa perplessità del Management nei confronti dell’introduzione di nuove tecnologie. Eppure, dopo aver compiuto scelte definite “a priori” rischiose - come la virtualizzazione dei server e dei pc, lo spostamento in cloud non solo di dati ma di applicazioni, l’implementazione di un sistema di sicurezza, eccetera - è risultato ben presto evidente che, se non fossero state compiute quelle scelte, il livello di parità competitiva del Gruppo, da un punto di vista informatico, ne avrebbe fortemente risentito.  

Quindi, per venire al punto, considerata la velocità con cui il mondo produttivo cambia, la domanda strategica da porsi dovrebbe essere la seguente: “Quali potrebbero essere le conseguenze di una mancata competitività, causata dal non essere più al passo della concorrenza sui processi produttivi?”.

 

Rinaldo, cosa c’è nel futuro di esa-nex?

Tra i nostri obiettivi, a breve termine c’è quello di aumentare il footprint sul territorio ticinese. Al momento siamo quindi concentrati sulla necessità di farci conoscere e di acquisire la fiducia del cliente. Per fare questo facciamo leva sulla nostra soluzione OMNI-Y che, come detto, è stata pensata per un’automazione flessibile. Per il medio termine, abbiamo delle idee innovative che stiamo cercando di sviluppare e che speriamo di poter portare presto alla vostra attenzione, magari con un’altra intervista.

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