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Accordo di libero scambio AELS-INDIA: quali vantaggi per le industrie svizzere?

   
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Michele Matis, CEO della Plastifil SA di Mendrisio - storica realtà manifatturiera a conduzione familiare - spiega come, in azienda, pensano di organizzarsi per approfittarne.

L’Accordo commerciale e di partenariato economico siglato lo scorso 10 marzo dalla Svizzera e dagli altri Paesi dell’Associazione Europea di Libero Scambio (AELS) con l’India, dopo ben 16 anni di negoziati, offrirà alle aziende elvetiche un vantaggio competitivo rispetto alle loro concorrenti - in primis europee e britanniche - in un mercato composto da 1,4 miliardi di persone, di cui il 31% fa parte della classe media e la cui economia sta crescendo ad un tasso annuo del 6,4%.

Nell’ambito di questo Accordo, l’India ha dichiarato l’intenzione di eliminare, integralmente o parzialmente, i pesanti dazi doganali che attualmente gravano su oltre il 97% delle importazioni industriali.

Perché ciò possa avvenire, però, l’Accordo dovrà prima essere ratificato da tutti i Paesi coinvolti (rispettivamente da India, Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein).

La Confederazione prevede di farlo entro la fine del 2025. Ciò significa che - per l’entrata in vigore dell’Accordo e per poter beneficiare dei vantaggi ad esso correlati - occorrerà attendere ancora un po’.

Ad ogni modo, è sempre meglio prepararsi per tempo. Per meglio capire come le imprese ticinesi pensano di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall’Accordo, abbiamo interpellato Michele Matis, da diversi anni alla direzione di una nota e storica industria del Mendrisiotto: la Plastifil SA.

99 Michele MatisMichele Matis, CEO della Plastifil SA di Mendrisio, azienda che quest’anno festeggia i 90 anni


Michele, qual'è - innanzi tutto - il core business di Plastifil SA?
Plastifil - che quest’anno festeggia i 90 anni di attività e di presenza sul territorio - progetta e realizza prodotti su misura in filo d’acciaio inox, destinati a svariati utilizzi ed applicazioni. Si tratta di prodotti estremamente versatili tant’è vero che le nostre aziende-clienti, delle quali siamo fornitori, appartengono a diversi settori dell’industria.

A quali settori, per l’esattezza?
Siamo presenti in quattro settori:
  • nell’alimentare, con cesti per la cottura e la frittura degli alimenti, griglie ed accessori per cucine ed ambienti di lavoro, professionali e non;
  • nel medicale, con cesti, vassoi e sistemi di lavaggio che permettono di ottimizzare lo spazio e il posizionamento di protesi e strumenti chirurgici di varie forme e dimensioni;
  • nel tecnico, prevalentemente orologiero, con cesti e inserti in filo d’acciaio che garantiscono la totale protezione di oggetti pregiati, fragili o di diametro ridotto, durante tutti i processi produttivi, come il lavaggio e lo sgrassaggio;
  • e infine nel design, con complementi d’arredo come sedie, tavoli ed espositori.


Oltre alla diversificazione, quanto ha influito – sulla longevità della vostra azienda - la capacità di sviluppare e di realizzare prodotti altamente customizzati?
Ha influito moltissimo! La capacità di sviluppare e di realizzare prodotti su misura con un elevato tasso di personalizzazione, per ciascuna delle nostre aziende-clienti, ha certamente contribuito in maniera significativa alla longevità e al successo di Plastifil, aiutandola a differenziarsi sul mercato, a soddisfare e a fidelizzare i propri clienti, oltre che ad adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

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Veniamo ora all’Accordo di libero scambio con l’India. Attualmente, Plastifil intrattiene dei rapporti commerciali con questo immenso Paese? Insomma, esportate dei vostri prodotti nel sub continente indiano?
Attualmente acquistiamo dall’India una parte del filo inox che utilizziamo per realizzare i nostri prodotti ma - a causa di dazi davvero elevati che vengono applicati - non esportiamo nulla direttamente in India.

Adesso, alla luce dei numerosi vantaggi previsti dall’Accordo di libero scambio, come pensate di muovervi?
In prospettiva, valuteremo attentamente i vantaggi e le sfide offerte dall'Accordo per sviluppare strategie mirate a massimizzarne i benefici e ad affrontare le sfide nel contesto dei nostri settori di riferimento e delle rispettive operazioni commerciali.

Giustamente, prima di approcciare un nuovo mercato, occorre effettuare delle analisi preliminari. Queste analisi le condurrete direttamente voi oppure vi farete supportare da degli specialisti dell’export?
Una prima analisi preliminare la faremo noi, valutando i costi, i benefici, le opportunità di mercato, la comprensione delle normative e delle procedure doganali. Per la pianificazione delle strategie commerciali, invece, ci faremo supportare da AITI e dalla Camera di Commercio.

Tra l’altro, tra i settori che - a livello cronologico - beneficeranno per primi dei vantaggi derivanti dall’Accordo di libero scambio con l’India, figurano proprio il settore medicale e quello orologiero, settori nei quali voi siete attivi…
Vero! Naturalmente però, dovremo verificare il codice doganale dei nostri prodotti in relazione ai dazi, per vedere quando questi ultimi verranno effettivamente aboliti o ridotti. Ci sono infatti 17 differenziazioni di termini per l’applicazione dell’abolizione dei dazi, oltre a tutti i vari codici doganali. Dobbiamo quindi guardare con molta attenzione. Per quelli di nostra competenza, i dazi dovrebbero cadere al momento dell’entrata in vigore dell’accordo

Naturalmente per bruciare sul tempo i possibili concorrenti (anche svizzeri), dovrete muovervi tempestivamente…
Non vendendo prodotti a catalogo, non sarà la velocità a farci conquistare nuovi clienti, bensì la nostra capacità di elaborare e di presentare al nuovo potenziale cliente la soluzione più adatta a soddisfare appieno le sue esigenze: è questo il nostro valore aggiunto!

La Svizzera ha già siglato altri Accordi di libero scambio: nell’ordine, quello con la Cina e quello con l’Indonesia. Di questi due precedenti accordi, la vostra azienda ne ha beneficiato?
Non direttamente ma indirettamente, grazie ad alcuni dei nostri clienti che si sono posizionati in quei mercati con i loro rispettivi prodotti. Beneficiarne direttamente, soprattutto con la Cina, è difficile, in quanto i cinesi figurano tra i nostri principali concorrenti proprio nei settori per noi più importanti.

L’Accordo di libero scambio con l’India, insomma, sembra essere più promettente per una realtà come la vostra…
L’India è un mercato enorme, con un tasso di crescita rapido e un tessuto economico diversificato, meno focalizzato sul settore manifatturiero: questa situazione, piuttosto favorevole, ci dovrebbe offrire delle buone opportunità di acquisizione.

Per concludere, oltre che CEO della Plastifil, tu sei il Presidente della sezione svizzero-italiana dello Swiss Shippers’ Council. Di cosa si occupa questa Associazione?
Si occupa essenzialmente di rappresentare e di rafforzare l’industria svizzera che importa ed esporta, continuando a vigilare e a garantire che le procedure di importazione e di esportazione siano il più possibile semplici, efficienti e di successo per i suoi membri, mantenendoli inoltre informati, ascoltandone le problematiche per poi riportarle a Berna, all’attenzione della politica.

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